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Tumore al seno metastatico, sempre più cronicizzabile

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Arrivare ad utilizzare il termine “meta-stabile” al posto di “metastatico”: un obiettivo, quello della Fondazione IncontraDonna, che sottintende la possibilità di cronicizzare il cancro al seno. Per le donne che convivono con questa malattia, a cui è dedicata la giornata del 13 ottobre, Incontradonna ha organizzato oggi un evento a Roma. La Piazza Del Campidoglio si illuminerà di rosa e farà da cornice a una sfilata che coinvolgerà pazienti e cittadini, per dire che oggi con il carcinoma metastatico si può vivere e che le donne metastatiche vanno ascoltate.

 

IL BLOG “LOTTARE, VIVERE, SORRIDERE”

 

L’iniziativa fa parte della campagna “Sono una donna con carcinoma #metastabile” per la sensibilizzazione del cancro al seno, ed è realizzata con i contributi non condizionanti di Seagen e Pfizer. “Sono numerosissime le donne in Italia che convivono con questa forma di tumore – commenta Adriana Bonifacino, Presidente di Fondazione IncontraDonna –. Si tratta di un dato che, se da un lato preoccupa, dall’altro evidenzia i grandi passi avanti fatti dalla ricerca nella cura di questa malattia. Con la campagna di comunicazione #metastabile, partita a maggio dello scorso anno, abbiamo voluto aumentare la conoscenza di questa realtà oncologica in maniera semplice. I più recenti studi scientifici hanno dimostrato come la sopravvivenza mediana sia in progressivo e costante aumento in tutti i sottotipi di carcinoma mammario. Per questo è importante riuscire a ‘ripulire’ il termine metastatico dall’accezione negativa a cui è legato: oggi la malattia può essere cronicizzata, ed è possibile conviverci. Perché questo valga per tutte, in tutta Italia, è fondamentale però che vengano adottati percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA) specifici dedicati alle donne con tumore al seno metastatico”

Il sondaggio sulla comunicazione medico-paziente

In occasione di questa giornata, Incontradonna presenta anche i risultati di una survey, dal titolo “Carcinoma mammario metastatico: come e quanto comunichiamo”, promossa in collaborazione con AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), Fondazione AIOM e SIPO (Società italiana di psiconcologia). L’indagine porta alla luce le difficoltà nella comunicazione medico-paziente e i problemi a livello organizzativo che si riscontrano più frequentemente. “Negli ultimi 30 anni abbiamo assistito a una diminuzione costante della mortalità per carcinoma metastatico grazie anche alla personalizzazione delle cure”, dice Paolo Marchetti, Ordinario di Oncologia D.M.C.M. Università Sapienza di Roma e Presidente della Fondazione per la Medicina Personalizzata. Il cancro del seno è la neoplasia in assoluto più frequente tra le donne residenti nel nostro Paese e prevediamo un aumento nei prossimi anni. Per questo bisogna concentrare gli sforzi nel promuovere una nuova cultura sulla malattia. La confusione sul significato dei termini ‘tumore’ e ‘metastatico’ spesso rischia di generare reazioni di rifiuto nella donna al momento della diagnosi. È quindi qui che bisogna utilizzare la giusta terminologia, con espressioni adeguate come convivenza con la malattia”. L’evento si svolgerà sia in presenza (presso la Sala Protomoteca del Campidoglio) che in streaming, a partire dalle 15, sul canale facebook di Fondazione Incontradonna.

Una sfilata in Campidoglio

La corretta informazione medica e la prevenzione sono la prima forma di cura e per questo Roma Capitale non ha voluto far mancare il proprio sostegno. “Abbiamo messo a disposizione Piazza del Campidoglio, che è la casa di tutti i romani – dice Alessandro Onorato, Assessore al Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale – e che per l’occasione sarà illuminata di rosa per la suggestiva sfilata che vedrà protagonisti pazienti e cittadini insieme. Per contribuire a divulgare un messaggio positivo di speranza e di fiducia”. “Essere qui, oggi, con queste donne meravigliose che indossano nel mie creazioni è la dimostrazione che è possibile vivere una vita di qualità anche con una diagnosi di tumore al seno metastatico – aggiunge Maria Celli, stilista autrice della sfilata – L’entusiasmo delle pazienti e di tutte le persone di IncontraDonna è contagioso e ci ha permesso di realizzare qualcosa di incredibile, forte e significativo, un quadro moda con un messaggio profondo”.



www.repubblica.it 2022-10-13 14:28:34

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