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Bambini, gli incidenti domestici sono la seconda causa di morte

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Oltre il 20% dei decessi nella fascia 0-14 anni è dovuto a incidenti domestici. Si tratta della seconda causa di morte dopo i tumori in questa fascia di età. Un dato che fa pensare, che evidenzia la necessità di mettere in pratica strategie per insegnare ai genitori a prevedere le situazioni pericolose quando possibile e di saper intervenire nel modo più appropriato qualora l’incidente dovesse capitare. Per questo la Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) ha creato un manuale con raccomandazioni fondamentali su annegamenti, caduta dall’alto e ustioni, ma anche su impatti stradali, violenza e abbandono. Uno strumento, distribuito in occasione del Congresso Scientifico Nazionale Fimp, dedicato a pediatri di famiglia perché possano adempiere appieno anche al proprio ruolo di educatori sanitari.

Tre incidenti su 4 accadono tra le mura di casa

Gli incidenti domestici rappresentano il 75% del totale degli incidenti che possono capitare a un minore di 14 anni. “Intossicazioni e avvelenamenti sono i più frequenti (87,9%)”, specifica il segretario alle attività scientifiche ed etiche di Fimp e presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, Giuseppe Di Mauro. “Il 32,1% riferito all’intossicazione da farmaci, il 27,1% ai prodotti per la pulizia della casa, il 2,3% alle piante da appartamento”. La fascia di età 1-4 anni è quella maggiormente rappresentata, seguita dalla fascia 5-9 anni, in entrambi i casi con prevalenza di maschi rispetto alle femmine.

Il manuale “Mamma, papà…mi proteggete?”

Proprio alla luce di questi dati la Fimp ha creato l’area PUER – Prevenzione, Urgenze, Emergenze responsabili, e ha avviato il progetto che ha portato alla realizzazione del documento intersocietario “Mamma, papà…mi proteggete? Guida alla prevenzione degli incidenti e manovre salvavita”, in cui sono presi in considerazione tutti gli ambienti (indoor ed outdoor) in cui si possono verificare gli incidenti. “Nel manuale sono stati descritti i principali pericoli per il bambino e le raccomandazioni in tema di prevenzione”, spiega Antonio D’Avino, presidente Fimp. “Gli argomenti, di cui abbiamo voluto sistematizzare la conoscenza, trattano dei pericoli in viaggio, di quelli domestici, derivanti da acqua, fuoco ed elettricità, fino agli infortuni che occorrono nelle attività sportive. L’inalazione di corpo estraneo ed il trauma cranico sono altri due temi purtroppo centrali nel volume, che contiene raccomandazioni divise anche per fasce d’età, da inserire nei Bilanci di Salute programmati sin dalla nascita”.

“Nell’ambito generale degli incidenti, quelli domestici in età pediatrica rappresentano un problema di salute importante e non indagato a fondo”, aggiunge Francesco Carlomagno, neo referente nazionale. Negli ultimi anni, sono state molte le iniziative da parte delle istituzioni o di società scientifiche per cercare di intervenire in modo organico ed efficace nella prevenzione degli incidenti domestici in età pediatrica: pubblicazioni e iniziative indirizzate ai genitori che contengono gli accorgimenti strutturali e comportamentali da mettere in pratica per la prevenzione degli incidenti. “La nuova guida – conclude Carlomagno – è indirizzata ai pediatri di famiglia, al fine di renderli protagonisti dell’informazione educativa in tema di prevenzione degli incidenti in età evolutiva, ossia quella compresa tra zero e 16 anni, in linea con il nostro ruolo all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, che è orientato a una gestione globale della salute del bambino e dell’adolescente, nel contesto familiare e sociale in cui vive”.



www.repubblica.it 2022-10-15 09:06:58

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