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Sla: da Arisla 883mila euro per avvio 6 progetti di ricerca – Sanità

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(ANSA) – ROMA, 04 NOV – Arisla – Fondazione Italiana di
ricerca per la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica) annuncia un
nuovo finanziamento di 883.800 euro per supportare lo sviluppo
di sei innovativi progetti di ricerca selezionati con il Bando
Arisla 2022, che coinvolgeranno 12 gruppi di ricerca distribuiti
tra Cagliari, Catania, Modena, Padova, Roma e Trieste. A
comunicarlo il presidente Mario Melazzini in occasione del
Convegno scientifico ‘Ricerca, sviluppo e innovazione nella
Sla’, promosso dalla Fondazione a Milano il 3 e 4 novembre, che
ha avuto come focus lo stato di avanzamento della ricerca sulla
Sla, con la presentazione dei risultati dei progetti
precedentemente finanziati da Arisla.
   
“In queste due giornate – ha detto Melazzini – abbiamo
raccontato una ricerca concreta, impegnata a trovare soluzioni
terapeutiche efficaci. Ad oggi abbiamo investito circa 15
milioni di euro e supportato 98 progetti, che hanno generato 358
pubblicazioni. Con questo nuovo finanziamento diamo continuità
alle idee più valide e fiducia a quelle più innovative: tre dei
sei progetti che sosterremo lavoreranno su filoni di ricerca già
finanziati e che hanno ottenuto risultati promettenti. Allo
stesso tempo supporteremo progetti che esploreranno nuove
strade”.
   
“Stiamo già lavorando al Bando Arisla 2023 – ha aggiunto
Melazzini – avendo come linea strategica quella di
patrimonializzare le tematiche meritevoli di maggiore attenzione
su cui investire nei prossimi anni. Fondamentale è non fermarsi
finché non troviamo le risposte attese dai pazienti”.
   
Per il responsabile scientifico di Arisla, Anna Ambrosini, “i
risultati presentati al Convegno e i nuovi progetti selezionati
testimoniano la crescente qualità della ricerca italiana. Gli
studi finanziati con il Bando Arisla 2022 cercheranno di ridurre
la tossicità legata ad alterazioni della proteina TDP- 43,
coinvolta sia nelle forme sporadiche che familiari della
malattia, studieranno il ruolo di mutazioni genetiche
recentemente individuate che causano la malattia, e cercheranno
di comprendere quale sia il contributo dei neuroni simpatici,
del muscolo e di proteine coinvolte nell’insorgenza e
progressione della malattia”. (ANSA).
   

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