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Pnrr: in Area Science Park ci si prepara a nuove pandemie – Sanità

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(ANSA) – TRIESTE, 13 NOV – Secondo l’Oms si svilupperanno
presto nuove pandemie causate da possibili nuovi agenti patogeni
pericolosi per uomini, animali o piante: bisogna essere pronti
per una risposta rapida. Per questo uno dei due progetti
dell’ente nazionale di ricerca Area Science Park che ha vinto i
fondi del Pnrr dedicati alle infrastrutture di ricerca è sulla
prevenzione di epidemie (Area è capofila); l’altro è su nuovi
materiali. Il finanziamento complessivo è di 75 milioni (46,3
gestiti direttamente). Area Science Park occupa circa 200
persone.
   
Il primo progetto, spiega la presidente di Area, Caterina
Petrillo, prevede la “realizzazione di un’infrastruttura,
altamente specializzata e unica nel suo genere, che metta in
rete laboratori già esistenti, potenziandoli per garantire
unicità di servizi a ricerca e sistema imprenditoriale”. In Area
operano già il Sincrotrone ‘Elettra’, il Centro Internazionale
di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (Icgeb) e la piattaforma
di scienze della vita con laboratori di genomica ed epigenomica
accoppiati al data center Orfeo, oltre a numerose startup e
aziende con focus su farmaceutica e diagnostica.
   
Dei 41 milioni finanziati, il 60% sarà investito nei due
campus di Padriciano e Basovizza; il 40% andrà “ai partner
storici: Università di Salerno, del Salento e, Federico II, con
cui abbiamo forti e sperimentate collaborazioni. I fondi Pnrr
durano 30 mesi: bisogna saperli spendere”. Sul Carso dove si
trova Area, sarà costruita una nuova camera di biocontenimento
di massima sicurezza, con un ambiente biologicamente protetto
“in cui i ricercatori Icgeb studieranno i virus e li
manipoleranno rendendoli inoffensivi. Poi, nei nostri laboratori
li sequenzieremo; infine verranno analizzati con strumenti di
Elettra e CNR. Acquisteremo, installeremo e manterremmo per i
successivi dieci anni nuove apparecchiature mettendole a
disposizione di ricercatori e imprenditori, portando grande
valore aggiunto al Fvg”. Insomma, un’infrastruttura
internazionale aperta anche ad aziende diagnostiche e
farmaceutiche con accesso gratuito per chi renda pubblici i
dati; a pagamento per la ricerca proprietaria. Al Sud sarà
implementato l’importante, complementare laboratorio di
spettrometria di massa che studia gli aggregati dei virus; studi
su scala più grande, per approfondire aspetti dell’interazione
virus-organismo umano.
   
Si comincerà il 1 dicembre con i bandi di gare per acquistare
la strumentazione.
   
L’altro progetto – Cnr-Istituto Officina dei Materiali
(capofila), Politecnico di Milano, UniMilano – è su studio e
sviluppo di nuovi materiali per elettronica ed energia, ad
esempio batterie e materiali per idrogeno (stoccaggio e
trasporto); fondi per 5,3mln solo ad Area.
   
“I due progetti prevedono 36 assunzioni a tempo determinato
con possibilità di proroga dopo il 2024 e di stabilizzazione in
futuro – spiega la d.g. di Area, Anna Sirica – Sono varie
figure: ricercatori, tecnologi, tecnici amministrativi di cui il
40% donne: il Pnrr mira alla parità di genere, obiettivo in
linea con l’Agenda 2030”. (ANSA).
   

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