Gengive sane: le regole della prevenzione per chi è più a rischio
La stanchezza si fa sentire e lo stress dei mesi che precedono le vacanze estive incalza mettendo a dura prova il sistema immunitario che fa più fatica a proteggersi da attacchi esterni. Una condizione che ci rende più deboli anche rispetto alle tentazioni alimentari: l’ansia e la stanchezza ci portano ad essere sregolati. A pagare il conto sono anche le nostre gengive che sono strettamente collegate alle condizioni generali della nostra salute e possono rappresentare una ‘spia’ di come stiamo. Alcuni soggetti, poi, sono più a rischio di problemi gengivali e devono prestare più attenzione alla prevenzione.
Stress, cattive abitudini e gengive
Lo stress causa un indebolimento del sistema immunitario per cui l’organismo fa più fatica a proteggersi da attacchi esterni. Gli aspetti emotivi a esso legati, poi, portano spesso anche a mangiare in modo sregolato e bere molte più bevande zuccherate aumentando il rischio di carie e problemi gengivali. Questo avviene perché i batteri presenti nella bocca, in particolare lo Streptococcus mutans, si nutrono degli zuccheri che consumiamo producendo acidi che possono danneggiare lo smalto dei denti, rendendoli più suscettibili alla carie. Questo processo, noto come demineralizzazione, può portare alla formazione di placca, una sostanza appiccicosa che si accumula sui denti e sulle gengive. Se la placca non viene rimossa con una corretta igiene orale, può indurirsi e diventare tartaro, un terreno fertile per ulteriori batteri che possono infettare e infiammare le gengive, portando a condizioni come la gengivite e la parodontite.
Fumo ‘mangia-gengive’
Anche il fumo di tabacco può causare notevoli danni alla salute delle gengive per una serie di motivi. Prima di tutto, riduce il flusso di sangue alla gengiva, privandola dei nutrienti essenziali e dell’ossigeno di cui ha bisogno per rimanere sana. Inoltre, il fumo può interrompere la produzione di saliva, un componente chiave nella prevenzione delle infezioni orali poiché aiuta a rimuovere i batteri e le particelle di cibo dalla bocca. Senza una saliva adeguata, i batteri possono proliferare, portando a infezioni gengivali. Il fumo di tabacco contiene anche molteplici sostanze tossiche che possono causare infiammazione e danneggiare i tessuti gengivali, aumentando il rischio di malattie gengivali come la gengivite e la parodontite. Inoltre, studi hanno dimostrato che i fumatori hanno una risposta immunitaria ridotta, il che significa che il corpo è meno in grado di combattere le infezioni gengivali. Spesso capita che i malati di parodontite fumatori siano molti di più rispetto ai non fumatori e le terapie per guarire risultino meno efficaci.

La gengivite da gravidanza
Tra i soggetti più a rischio di gengivite ci sono anche le donne in gravidanza nelle quali si verifica un aumento di ormoni, come il progesterone, che possono influenzare la risposta del corpo all’accumulo di placca sui denti. Questa placca può portare alla gengivite, nota anche come “gengivite della gravidanza”, una condizione caratterizzata da gengive rosse, gonfie e sanguinanti. L’aumento di progesterone può rendere le gengive più suscettibili alle infiammazioni, permettendo ai batteri di proliferare più facilmente. Inoltre, le modifiche dietetiche e le voglie di cibo durante la gravidanza possono portare a un aumento del consumo di zuccheri, aumentando ulteriormente il rischio di carie e problemi gengivali. Infine, alcune donne potrebbero trovare difficile mantenere una regolare routine di igiene orale a causa della nausea o del vomito legati alla gravidanza, lasciando più spazio all’accumulo di placca.
Diabete e asma
Ci sono poi alcune patologie che creano qualche problema in più a livello gengivale. Chi soffre di diabete, per esempio, deve prestare più attenzione alle gengive poiché i livelli irregolari di glucosio nel sangue possono aumentare i rischi per la salute della bocca creando un circolo vizioso che comporta una guarigione più lenta. Inoltre, le malattie gengivali possono contribuire a peggiorare gli stati cronici di asma e broncopolmoniti. Infatti, mentre i polmoni sani sono in grado di contrastare l’ingerenza dei batteri della placca trasportati dalla saliva, quelli danneggiati dal fumo rischiano un peggioramento delle infiammazioni in essere.
I consigli utili
Uno studio dettagliato di meridol®, condotto nell’ambito dell’iniziativa Gengive Sane, ha rivelato che due terzi della popolazione soffre di vari gradi di problemi gengivali. Ecco perché, sia per i soggetti più a rischio, che per tutti le regole della prevenzione sono indispensabili per scongiurare problemi gengivali. Bisogna spazzolare i denti tre volte al giorno dopo i pasti con un dentifricio antibatterico e uno spazzolino dalle setole morbide, in modo da non irritare le gengive, usare il filo interdentale e sciacquare la bocca con un collutorio antibatterico. Fondamentale, inoltre, fissare almeno due sedute l’anno per una pulizia approfondita con dentisti e igienisti. Infatti, è emerso da studi recenti che la causa principale di gengiviti e parodontiti è proprio la scarsa igiene orale. Troppa placca permette il proliferare di batteri che aggrediscono gengive e denti, se non rimossa in tempo questa sostanza si indurisce e diventa tartaro, che può essere rimosso solo da un professionista. Se non si dedica il giusto tempo e attenzione alla pulizia dei denti rischiamo che dalla gengivite si passi a intaccare l’osso scivolando verso la parodontite determinando così un effetto a catena dalle conseguenze molto serie.
L’iniziativa “meridol 100% Cashback”
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www.repubblica.it 2023-06-25 05:34:02