Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Natale, dieci consigli se un familiare ha l’Alzheimer

34

- Advertisement -


Le feste natalizie sono un periodo di gioia e condivisione. Pranzi e cene, giochi da tavolo. Un’occasione per ritrovare amici e parenti. Per una persona con demenza, però, la frenesia delle feste può essere anche fonte di ansia e agitazione. “Le festività come il Natale sono spesso un momento critico, perché viene a mancare la routine che rappresenta un piccola certezza quotidiana per chi non ha più un orientamento nello spazio e nel tempo”, spiega a Salute Francesca Arosio, psicologa e psicoterapeuta della Federazione Alzheimer Italia. “Ovviamente possono essere anche un momento molto positivo, perché le emozioni hanno un enorme influenza sui ricordi, e quindi sperimentare emozioni positive durante le festività può aiutare a ricordarle e viverle meglio, e può richiamare ricordi piacevoli del passato. Basta qualche piccola accortezza per assicurarci che questo accada”. Inserire qualche elemento di routine durante i festeggiamenti, evitare che i nostri cari si sentano esclusi o vengano spinti ad isolarsi dalla confusione, è il modo migliore per assicurarsi che sia festa anche per chi vive con una demenza. Per riuscirci, ecco il decalogo della Federazione Alzheimer.

1.    Decorare gradualmente

Certo, ormai siamo a ridosso del Natale, ma il suggerimento è di introdurre le decorazioni poco alla volta, nell’arco di più giorni, un modo per non apportare cambiamenti improvvisi ed eccessivi all’ambiente abituale, che possono causare confusione e smarrimento nella persona con demenza.

2. Coinvolgere tutti

Esistono molti modi per coinvolgere le persone con demenza nell’atmosfera natalizia: da compiti semplici come appendere una pallina all’albero all’acquisto insieme dei regali. L’importante è far sentire tutti inclusi.

 3.   Creare una zona tranquilla

Un gran numero di ospiti può creare confusione. “Un consiglio è quello di distribuire le visite di amici e parenti, in modo che passino a fare un saluto in piccoli gruppi, per evitare che la confusione spinga la persona con demenza a isolarsi”, spiega Arosio.

Se l’ambiente diventa troppo rumoroso si può riservare una stanza o uno spazio della casa a “zona tranquilla” dove rilassarsi senza rumori forti. “Questo è particolarmente utile se si hanno bambini piccoli o se ci vengono a visitare coppie con bambini – continua Arosio – bilanciare le esigenze dei più piccoli, con il loro entusiasmo per le feste, e degli anziani, è molto difficile. E suddividere gli spazi in modo che la persona con demenza posso mettersi a letto o in poltrona, se ne ha bisogno, può essere molto utile”. Per alcune persone ascoltare musica con le cuffie può rappresentare un buon modo per limitare il rumore e calmarsi.

4.   Mantenere il più possibile la routine abituale

Una persona con demenza potrebbe sentirsi sopraffatta dalla frenesia del periodo natalizio: è preferibile non esagerare. Mantenere una certa tranquillità nelle attività della giornata e attenersi il più possibile alla routine quotidiana aiuta il proprio caro a rilassarsi; anche consumare i pasti a orari regolari e in un ambiente familiare limita la confusione. Se si è soliti frequentare la Chiesa ma non è possibile farlo, una buona alternativa è rappresentata dalle dirette televisive o online. “Anche la musica può avere un effetto benefico – consiglia Arosio – le canzoni di Natale possono richiamare ricordi felici, e possono essere un buon modo per restituire un umore positivo ai nostri cari con demenza, se vediamo che si stanno agitando o isolando”.  

5.   Evitare porzioni eccessive

Anche se a Natale tutti tendiamo a mangiare di più, un piatto colmo può essere scoraggiante per chi ha difficoltà ad alimentarsi. Quando serviamo a tavola è meglio cercare di non eccedere con la porzione di cibo proposta.

6.   Assecondare le esigenze della persona con demenza

È facile lasciarsi trasportare dalle tradizioni natalizie e dal desiderio di vivere le feste nel modo in cui si è sempre fatto in famiglia, ma questo periodo potrebbe iniziare ad apparire diverso con il progredire della demenza. “Le persone che convivono con una demenza vivono nel passato – sottolinea Arosio – e quindi non è facile prevedere quando le tradizioni familiari avranno un effetto positivo, e quando invece possono risultare troppo nostalgiche, al punto da allontanarle dal presente e avere un effetto negativo. Bisogna vedere che effetto hanno, ed essere pronti a cambiare i propri piani se qualche elemento non funziona”.

7.   Pianificare in anticipo

Se la persona con demenza si trova in una fase iniziale della malattia, parenti e amici potrebbero non notare alcun cambiamento. Parlare in anticipo con i familiari, soprattutto con i bambini più piccoli, può aiutare a evitare momenti imbarazzanti per chi ha la demenza. “A volte sono gli stessi familiari delle persone che iniziano a sviluppare una demenza a trovarsi in imbarazzo nel parlare della cosa al di fuori del nucleo familiare, o a non aver ancora pienamente capito cosa sta succedendo – avverte Arosio – quando possibile però è meglio avvertire gli invitati che la persona inizia ad avere problemi di memoria. Questo li aiuta molto, soprattutto nelle prime fasi quando la persona ha la consapevolezza che va tutto un po’ troppo veloce per lei. Rallentare le conversazioni, assicurarsi di includere anche loro, è un aiuto sia per chi inizia a soffrire di demenza, sia per i familiari, gli ospiti e i caregiver”.  

8.   Prevenire la “sindrome del tramonto”

Se la confusione della persona con demenza tende ad aumentare verso sera, è necessario prendere in considerazione la possibilità di sostituire eventuali cene di famiglia con dei pranzi anche se solitamente si segue una diversa tradizione. Se questo non è possibile il consiglio è di mantenere la stanza ben illuminata e cercare di evitare qualsiasi stimolo che, secondo la propria esperienza, possa innescare comportamenti di difficile gestione. Da evitare inoltre la tv accesa durante i pasti.

9.   Scegliere regali significativi

È una buona idea regalare alla persona con demenza qualcosa in grado di stimolare ed evocare ricordi positivi, come un oggetto legato alla sua professione passata o alle attività da sempre preferite nel tempo libero. “Magari si può scavare nell’armadio, nei cassetti, e trovare qualche vecchio cimelio, o anche solo incorniciare una foto o recuperare un maglione che per loro ha un significato speciale – aggiunge Arosio – sono gesti che possono richiamare il passato a cui loro fanno riferimento, e renderli così felici”.

10.  Facilitare il riconoscimento degli ospiti

Sono da ridurre al minimo le situazioni in cui la persona con demenza può sentirsi in difficoltà, come il doversi ricordare dei nomi. Si può chiedere a ogni ospite che arriva di presentarsi e valutare di usare dei segnaposto o delle targhette da indossare con i propri nomi, in modo da aiutare la persona a riconoscere più facilmente amici e familiari. L’importante in questo caso è di farlo in modo inclusivo, utilizzando anche noi targhette e segnaposto, e fornendoli anche ai nostri cari con demenza, per evitare che si sentano diversi ed esclusi.



www.repubblica.it 2023-12-19 12:53:30

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More