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Tumore al seno, a Brescia un murales di Sant’Agata per promuovere la prevenzione

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Tanti, grandi murales, che compaiono sui palazzi e sui muri delle città. Tutti raffigurano versioni diverse di una stessa donna, Sant’Agata, divenuta simbolo laico della prevenzione del cancro al seno. È la campagna di Europa Donna Italia, nata per promuovere l’adesione allo screening mammografico, e che in questi giorni ha toccato anche la città di Brescia. 

La campagna per lo screening

Il progetto si chiama “Ogni seno ha una storia, lo screening te la può raccontare”: ha visto protagoniste già Foggia, Milano, Bergamo. A Brescia, per la collocazione del murale è stato scelto il muro di cinta degli Spedali Civili, luogo simbolo della prevenzione in città, grazie alla collaborazione di ATS, ASST e della consigliera di Europa Donna Nini Ferrari. Ad interpretare Sant’Agata è stato lo street artist Maz-wioimaz (Mario Mazzoldi, Stradedarts- Urban Gallery Milano, qui il video della realizzazione). “La diagnosi precoce è fondamentale per intercettare la malattia in tempo: lanciare questo tipo di messaggi in luoghi frequentati dalle donne è un elemento di forza del progetto, così come il lavoro di squadra che ci ha permesso di realizzarlo – hanno dichiarato le associazioni Europa Donna Italia ed ESA. A Brescia sono presenti anche altre due associazioni della rete: Ri.Pre.Sa e Cuore di Donna. 

Come cambiare lo screening

L’iniziativa si rivolge contemporaneamente alle donne e alle istituzioni. Le richieste per queste ultime sono soprattutto tre:

1- aggiornamento e rimodulazione del messaggio e delle modalità di recapito dell’invito e dell’esito, in modo da incrementare significativamente l’adesione allo screening mammografico. 
2 – verificare sistematicamente la familiarità al primo accesso; ovvero rendere le donne più consapevoli e proattive verso la necessità di effettuare lo screening, spiegando anche concetti come familiarità e seno denso.
3 – uniformare lo screening dai 45 ai 74 anni in tutte le regioni, che si traduce nel monitorare che sia stata raggiunta l’uniformità regionale, in virtù del fatto che l’estensione della fascia di età 45-74 fa già parte del Piano Nazionale della Prevenzione. 

La campagna, realizzata con il contributo non condizionante di Bayer, Gilead e Lilly, vede il supporto della comunità scientifica, tra cui SIRM, GISMa, ONS, AITeRS, Fondazione AIOM e Senonetwork. Nel prossimo futuro arriverà in altre città lombarde, per poi proseguire in altre Regioni, a cominciare da Lazio, Piemonte e Puglia.



www.repubblica.it 2023-12-22 13:09:23

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