Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

I numeri (aggiornati) del tumore al seno

36

- Advertisement -


Quante sono le donne che oggi si ammalano di tumore al seno nel nostro Paese? Qual è la loro probabilità di sopravvivenza? Quante possono essere considerate guarite? Le risposte più aggiornate a queste e ad altre domande sono state pubblicate recentemente nel nuovo rapporto I numeri del cancro in Italia dall’Associazione italiana di oncologia medica e dall’Associazione Registri Tumori (Airtum). E, come ogni anno, su Salute Seno riportiamo tutte le nuove stime che riguardano il tumore della mammella.

La newsletter di salute Seno – come iscriversi

Il calo dei decessi

Cominciamo dalla buona notizia: il calo della mortalità. Nel periodo che va dal 2007 al 2019 si sono registrate, nel complesso, oltre 10 mila morti in meno rispetto a quelle attese (sulla base dei decessi avvenuti nel periodo 2003-2006).

Come mostra una nuova analisi epidemiologica riportata nel volume, infatti, il numero di morti si è ridotto in media del 6%, e se si analizza anno per anno si vede come, a partire dal 2010, sia stato sempre inferiore a quello atteso e sia andato via via diminuendo (sebbene non in modo progressivo e uniforme). Non solo: quello del seno è uno dei tre tumori per cui il calo della mortalità è stato più evidente (insieme al tumore dello stomaco e del colon-retto).

“Siamo partiti ponendoci una domanda: quali vantaggi abbiamo raggiunto in oncologia in questi ultimi anni? E quante morti per tumori ci sarebbero state se i tassi di mortalità fossero rimasti gli stessi di 20 anni fa? – spiega a Salute Seno Diego Serraino, direttore della Struttura operativa complessa di Epidemiologia Oncologica del CRO di Aviano – Invece di riportare una statistica, cioè il tasso di mortalità, questa volta abbiamo preferito mettere in evidenza il numero assoluto di morti evitate, che permette di avere subito un’idea concreta”.

Se si analizza la riduzione dei decessi per tumore al seno per fasce di età, però, si vede che c’è un’eccezione: nelle donne over 75 anni si registra, infatti, un numero assoluto di morti superiore a quello atteso. Come mai? “Non sappiamo perché e a cosa sia dovuta questo dato in controtendenza, che invece non emerge, per esempio, nel tumore del colon-retto – dice Serraino – Osserviamo però che l’età media alla morte è superiore agli 85 anni. Una possibile spiegazione è che si tratti della conseguenza dell’aumento della sopravvivenza nelle fasce di età precedenti, per cui le donne che un tempo sarebbero decedute prima dei 75 anni ora muoiono ad 85-90 anni. È però certamente importante indagare”.

Abbiamo dato la buona notizia del calo dei decessi, ma questo non vuol dire che, purtroppo, di cancro al seno non si muoia. Nel 2022 (ultimo anno per cui abbiamo stime disponibili sulla mortalità), sono decedute 15.500 donne.

Quante donne si ammalano oggi?

Si calcola che nel 2023 siano stati diagnosticati 55.900 nuovi casi di tumore al seno: un numero che è andato progressivamente crescendo negli anni, e che si stima continuerà ad aumentare anche nei prossimi due decenni (fino al 2040) di circa lo 0,2% l’anno. I dati arrivano dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione (IARC) e dallo European Network of Cancer Registries (ENCR) che hanno aggiornato le stime dell’incidenza per i 27 paesi dell’Unione europea.

Per quanto riguarda sempre il nostro Paese, l’aumento dei casi è riscontrato in tutte e tre le fasce di età: tra il 2008 e il 2016, infatti, in Italia l’incidenza dei tumori della mammella è aumentata (mediamente per anno), rispettivamente, dell’1,6%, dello 0,7% e del 2%.

Il tumore al seno continua quindi ad essere “di gran lunga il tumore femminile più frequente nella popolazione femminile – si legge nel rapporto – e rappresenta il 30% di tutti i tumori nelle donne”. Il secondo più frequente è sempre il tumore del colon-retto, ma con meno della metà delle diagnosi annue (23.700; 12,7% dei tumori femminili), seguito dal tumore del polmone (14.000 nuovi casi; 7,4% dei tumori femminili) e dal tumore dell’endometrio (10.200 nuovi casi; 5,5% dei tumori femminili).

Il ruolo (sconosciuto) dell’alcol

Come ogni anno, il rapporto considera anche il ruolo di alcuni fattori di rischio nell’insorgenza della malattia. Tra questi c’è l’alcol: secondo le stime, “tra il 2015 e il 2019 sono risultate attribuibili al consumo di bevande alcoliche (moderato o alto) circa 12.000 nuove diagnosi e 3.000 decessi per tumore della mammella.

Quante donne sviluppano metastasi?

Di questi 55.900 nuovi casi annui, si stima che il 6-7% (che corrisponde a circa 3.500 casi) sia già metastatico al momento della diagnosi. La maggior parte delle pazienti metastatiche, quindi, lo diventa in seguito alla progressione di un tumore primario.

Non esistendo un registro che tenga conto di queste donne, oggi esistono stime in Italia molto differenti tra loro, con forbici che vanno da circa 37.000 a 52.000 pazienti viventi con un tumore al seno al IV stadio. Un numero che, in ogni caso, è destinato ad aumentare sia in conseguenza dell’aumento dell’incidenza generale, sia grazie all’aumento della sopravvivenza dovuto a cure sempre più efficaci.

Quanti casi sono legati a mutazioni genetiche?

Sempre secondo le stime, circa il 10% di tutti i casi di tumore al seno femminile sono correlati a mutazioni genetiche. Se si parla di tumore al seno maschile, molto raro, la percentuale sale invece al 30%.

Qual è la sopravvivenza? E quante donne guariscono?

Quando si parla di cancro, c’è una grande differenza tra i termini “sopravvivenza” e “guarigione”. La sopravvivenza indica la percentuale di donne ammalate che risulta in vita dopo un certo lasso di tempo: generalmente 5 e 10 anni dalla diagnosi. Per guarigione, invece, si intende la percentuale di donne che, dopo la malattia, torna ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale. Nel caso del tumore al seno, attualmente 88 donne su 100 sono ancora in vita a 5 anni dalla diagnosi e oltre 60 donne su 100 possono considerarsi guarite.

Il tempo necessario per la guarigione è diverso per ogni tipo di tumore e, all’interno del tumore al seno, cambia persino a seconda delle caratteristiche biologiche o di altre variabili. Per esempio, il tempo per la guarigione è inferiore a un anno per i pazienti con tumori della tiroide o dei testicoli, ed è di circa 10 anni per i pazienti con tumori dello stomaco, del corpo uterino e dell’ovaio.

Per quanto riguarda il tumore del seno, un eccesso di rischio di morte, piccolo ma non trascurabile, rimane anche dopo i 10 anni. “In particolare – riporta il volume – è stato riscontrato un tempo per la guarigione di circa 10 anni nelle pazienti che si ammalano tra 45 e 64 anni, mentre è di 15 anni o più per quelle di età inferiore a 45 anni o superiore a 64 anni”. C’è però chi ritiene che quando il tumore è scoperto in fase molto iniziale, ancora localizzato nella mammella, il tempo per definire la guarigione possa persino essere inferiore ai 2 anni.

In generale, in Italia oggi vivono oltre 834.000 donne che in passato hanno avuto una diagnosi di tumore della mammella: più o meno lo stesso numero degli abitanti di Torino.

 

L’articolo è stato modificato rispetto al testo uscito nella newsletter di Salute Seno dell11 gennaio 2024. Le modifiche riguardano la riduzione di mortalità nelle donne sotto i 45 anni e sopra i 75 anni.



www.repubblica.it 2024-01-12 16:27:51

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More