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Gli diedero tre mesi di vita, salvo con fegato dalla sorella – Medicina

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Dona il 60% del proprio fegato al
fratello e gli salva la vita. I medici non avevano avevano dato
speranza a Sergio Bergamini, 70 anni, macellaio in pensione di
Roveleto di Cadeo e ancora oggi alpino a Carpaneto, nel
Piacentino, affetto da una gravissima patologia epatica: gli
restavano tre mesi di vita. L’unica possibilità era un
trapianto, così la sorella Adele, 67 anni, non ci ha pensato un
attimo. E dall’intervento sono ormai passati tre anni. Della
loro storia riferisce questa mattina il quotidiano Libertà.

   
“Non ho avuto paura – ha spiegato Adele – quello che c’è da
fare per un fratello si fa e basta”. L’intervento, di 11 ore per
la donatrice e 13 per il fratello ricevente, fu effettuato al
centro trapianti di Modena. Riuscì perfettamente, tanto che
Sergio è tornato oggi anche alla sua passione sportiva, la
bicicletta. I fratelli Bergamini sono ora testimonial dell’Aido
e raccontano la loro storia mentre Sergio indossa una maglietta
con scritto “Se io sono qui è perché qualcuno ha detto sì”.

   
I responsabili provinciali dell’associazione italiana
donatori organi sottolineano il fatto che le donazioni di fegato
possono avvenire anche tra persone viventi perché quest’organo
si rigenera e spiegano che attualmente sono 154 in regione i
malati che stanno aspettando un fegato nuovo.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



www.ansa.it 2024-01-15 09:40:42

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