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Foro maculare, problemi di visione dopo l’intervento: si migliora nel tempo?

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Il foro maculare è una condizione più comune nelle persone oltre i 60 anni e può influenzare significativamente la lettura, la guida e la capacità di vedere dettagli. La causa esatta è spesso legata all’invecchiamento, ma anche traumi e miopia elevata possono essere fattori di rischio. Il trattamento può includere interventi chirurgici come la vitrectomia, che può aiutare a migliorare la visione. Il lettore che scrive, però, nonostante l’intervento non riesce a vedere bene e vorrebbe sapere se potranno esserci miglioramenti nel tempo.

L’oculista risponde: l’archivio completo

Risponde Francesco Oddone, Responsabile della Unità Operativa Glaucoma dell’IRCCS Fondazione Bietti presso l’Ospedale Britannico di Roma.

Domanda. Circa un anno fa ho subito un intervento chirurgico per foro maculare a tutti e due gli occhi. Ho fatto il primo intervento all’occhio sinistro che era più mal ridotto del destro, ma a distanza di quasi un anno non riesco a vedere ancora bene. Poi ho fatto l’intervento anche all’altro occhio. Non si riesce ancora a definire una gradazione oculistica per capire se con gli occhiali vedo meglio, ma non ho risultati e anche con l’altro occhio non riesco a mettere a fuoco, vedo in maniera distorta, non leggo bene e non posso rinnovare la patente in quanto alla visita non vedo bene le lettere e non riesco a distinguere le persone da non molto lontano. Vorrei sapere se a suo parere riuscirò a migliorare con il tempo la mia situazione e cosa mi consigliate di fare grazie.

Risposta. Il foro maculare è una patologia che colpisce la parte centrale della retina chiamata macula ed in particolare la parte centrale della macula chiamata fovea. Durante il processo di formazione del foro maculare la retina in questo punto si assottiglia sempre più fino a formare un vero e proprio foro che può divenire a tutto spessore. Quando questo accade vengono danneggiati irreversibilmente gli strati esterni della retina proprio dove risiedono i fotorecettori, le cellule specializzate responsabili della ricezione e trasduzione del segnale visivo. In questi casi il danno visivo diviene grave. La terapia chirurgica del foro maculare consiste nel liberare la retina dalle trazioni tangenziali che hanno determinato l’assottigliamento e la formazione del foro stesso con lo scopo di riavvicinare i lembi del foro stesso. Sicuramente dopo l’intervento chirurgico i tessuti retinici hanno bisogno di tempo per recuperare una nuova architettura e funzionalità ed il recupero visivo è comunque condizionato dalla gravità del danno avvenuto a carico degli strati retinici esterni e dei fotorecettori che può variare da caso a caso.



www.repubblica.it 2024-01-15 11:06:20

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