Epilessia, come si riconosce e come si interviene in caso di una crisi

Che cosa bisogna fare davanti a una crisi epilettica? Mantenere la calma, proteggere la persona colpita e allertare i soccorsi. Le maestre di una scuola di Biccari, in provincia di Foggia, hanno vissuto questa drammatica esperienza sulla loro pelle, riuscendo a salvare la vita di una bambina di 6 anni, rimasta priva di sensi mentre era a scuola. Lamentava mal di pancia, è andata in bagno e si è accasciata per terra in preda agli spasmi, senza poi riprendere conoscenza.

“Sono stati momenti concitati, difficili, ma abbiamo cercato di mantenere la calma e di seguire con precisione tutto quello che la dottoressa Tamara Cirillo della centrale operativa del 118 ci consigliava di fare”, ha raccontato una delle maestre, Annarita Tetta, che ha praticato alcune manovre apprese durante il corso Blsd pediatrico. “La piccola ha vomitato, ma non ha ripreso conoscenza”. Nonostante tutto, le procedure hanno permesso di tenerla in vita fino all’arrivo dell’elisoccorso, scongiurando il peggio.

Oggi la bambina sta bene, ma “è stata salvata solo dal tempestivo intervento del personale scolastico, in quanto ha avuto una grave insufficienza respiratoria causata dalla crisi epilettica”, spiega il professor Federico Vigevano, responsabile del Dipartimento delle disabilità evolutive del Gruppo San Raffaele di Roma. “Si tratta di una malattia che coglie di sorpresa – sottolinea il neurologo –, caratterizzata dalla persistente predisposizione dell’encefalo a generare crisi epilettiche. Più del 50% delle epilessie esordisce in età pediatrica. Le campagne educazionali e di informazione sono di vitale importanza e dovrebbero far parte della formazione obbligatoria di educatori e operatori scolastici”. Ma che cos’è l’epilessia? Vigevano ci spiega quali sono le cause, come si riconosce e soprattutto cosa non bisogna assolutamente fare per non peggiorare la situazione.