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Tumore allo stomaco, approvato un nuovo farmaco per i pazienti Her2 positivi

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Il trattamento del tumore dello stomaco si arricchisce di una nuova opzione terapeutica. Aifa ha infatti approvato la rimborsabilità di trastuzumab deruxtecan come monoterapia per pazienti con tumore Her2 positivo che abbiano già ricevuto un precedente trattamento a base di trastuzumab. Questo coniugato anticorpo-farmaco è quindi disponibile come seconda linea di terapia nei casi in cui la prima linea non abbia dato i risultati sperati, una categoria di pazienti per cui fino ad oggi le opzioni di trattamento possibili erano ancora estremamente limitate.

La malattia

Il tumore allo stomaco è una neoplasia che colpisce circa 15mila persone ogni anno nel nostro paese. La diagnosi precoce è rara, e quindi quasi nell’80% dei casi il tumore viene individuato in stadio avanzato, quando le prospettive di cura si riducono drasticamente. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è per questo ancora bassa, pari al 35% nelle donne e al 30% negli uomini. Circa un 20% dei tumori dello stomaco presenta una sopraespressione della proteina Her2, una caratteristica che permette di utilizzare il trastuzumab, un anticorpo monoclonale indirizzato proprio contro questa proteina, al fianco della chemioterapia, come prima linea di trattamento. Fino ad oggi, però, se questa terapia non si rivelava efficace, le opzioni degli oncologi erano limitate, perché da oltre un decennio non venivano approvati nuovi farmaci anti-Her2 per il carcinoma gastrico.

“Grazie alla rimborsabilità di AIFA, trastuzumab deruxtecan diventa ora disponibile nei pazienti con carcinoma gastrico avanzato HER2 positivo, già sottoposti a un precedente trattamento anti-HER2 – sottolinea Carmine Pinto, Direttore dell’Oncologia Medica del Comprehensive Cancer Centre, AUSL-IRCCS di Reggio Emilia – Si tratta di un importante cambiamento della strategia di cura per quel 20% di pazienti con carcinoma gastrico che presentano una iperespressione di HER2”.

Un nuovo farmaco

Trastuzumab deruxtecan è un coniugato anticorpo-farmaco, una terapia, cioè, che combina un potente chemioterapico con un anticorpo monoclonale capace di indirizzarlo con precisione verso le cellule tumorali, limitandone gli effetti tossici per l’organismo e aumentandone l’efficacia. La recente approvazione da parte di Aifa nasce dai risultati ottenuti in due studi clinici. Il primo, DESTINY-Gastric01, è uno studio di fase 2 randomizzato condotto su 187 pazienti provenienti da Giappone e Corea del Sud, in cui il gruppo trattato con trastuzumab deruxtecan ha raggiunto una sopravvivenza libera da progressione mediana (il periodo in cui la metà dei pazienti trattati non mostra peggioramenti) pari a 5,6 mesi, contro i 3,5 di quelli che hanno ricevuto la terapia standard, e una sopravvivenza globale mediana (il periodo per cui sopravvive almeno metà dei pazienti in terapia) di 12,5 mesi, contro gli 8,4 del trattamento standard.

I risultati sono stati poi confermati nel secondo studio clinico, DESTINY-Gastric02, che ha coinvolto 79 pazienti in Nord America e Europa. “L’Istituto Oncologico Veneto di Padova è uno dei centri che ha arruolato più pazienti – sottolinea Sara Lonardi, Direttore dell’Oncologia 3 dell’Istituto – La risposta alle terapie, di solito, è diversa nella popolazione orientale rispetto a quella occidentale; nel caso di trastuzumab deruxtecan però i risultati sono simili. Nello studio DESTINY-Gastric02, tutti i pazienti hanno ricevuto trastuzumab deruxtecan, con una risposta obiettiva del 42%, una sopravvivenza libera da progressione di circa 6 mesi e una sopravvivenza globale mediana di oltre 12 mesi”.

Come cambia la cura

La disponibilità di una nuova terapia contro i tumori dello stomaco Her2 positivi rende quindi ora ancora più essenziale sottoporre tutti i pazienti con carcinoma avanzato al test diagnostico per valutare l’espressione di Her2 sin dall’inizio del percorso di cura. Come spiega Pinto, la positività per Her2 determina un preciso iter terapeutico, con una prima linea di trattamento affidata a chemioterapia e trastuzumab, e una seconda linea rappresentata da trastuzumab deruxtecan. Senza dimenticare, ovviamente, l’importanza di percorsi dedicati a diagnosi, assistenza e cura di questa specifica categoria di pazienti.

“La presa in carico di questi pazienti, in particolare con carcinoma avanzato, necessita di un approccio multidisciplinare che permetta una gestione globale, migliorando la sopravvivenza e la qualità di vita – ricorda Claudia Santangelo, Presidente di ‘Vivere senza stomaco (si può)’ – È importantissimo che i pazienti ricevano, fin dall’inizio, una valutazione nutrizionale e che siano seguiti da questo punto di vista durante tutto il percorso di cura. Le persone colpite da tumore dello stomaco, infatti, rischiano la malnutrizione sin dalle prime fasi della malattia. La maggiore attenzione agli aspetti nutrizionali migliora la qualità di vita e la possibilità di accedere a più linee di terapia con un impatto positivo sulla sopravvivenza”.



www.repubblica.it 2024-01-22 13:54:56

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