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Cancro, il 40% dei casi può essere evitato

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No al fumo, sì a un’alimentazione variegata e corretta, e all’attività fisica costante. Poche regole ma molto efficaci nell’abbassare il rischio di sviluppare un tumore. Fra le malattie croniche, infatti, il cancro è quella che può beneficiare maggiormente della prevenzione primaria, come dimostrato da centinaia di studi scientifici. La prevenzione delle malattie oncologiche è possibile grazie agli stili di vita, all’adesione agli screening e alla vaccinazione contro il virus HPV. Sulla diffusione di questi messaggi – con campagne di informazione che devono raggiungere il maggior numero di cittadini di tutte le età, a partire dai più giovani – AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Ministero della Salute, uniscono le forze nella convinzione di poter così raggiungere diversi obiettivi: tutelare la salute dei cittadini, garantire la sostenibilità del sistema sanitario, ridurre gli accessi ai pronto soccorso e le liste di attesa.

“Siamo convinti che solo grazie a una forte collaborazione con le Istituzioni si possano trasmettere i messaggi della prevenzione a tutti i cittadini”, hanno affermato Francesco Perrone (Presidente AIOM) e Saverio Cinieri (Presidente di Fondazione AIOM) a margine dell’incontro avuto con il Direttore Generale della Prevenzione del Ministro della Salute, Francesco Vaia. “Ridurre il carico di malattia è un dovere per una società scientifica come AIOM. Dobbiamo sempre più impegnarci perché la prevenzione diventi, anche attraverso la collaborazione con i medici di famiglia, uno strumento quotidiano a partire dai banchi di scuola, per avere adulti sani”.

In Italia, nel 2023, sono state stimate 395.000 nuove diagnosi di tumore. Nel post pandemia si assiste a un’ondata di casi, se si considera che, in tre anni, l’incremento è stato di 18.400 diagnosi (erano 376.600 nel 2020). “Come Direttore Generale della Prevenzione e sotto l’impulso del Ministro Schillaci – ha spiegato Francesco Vaia -, sono particolarmente coinvolto in questa attività e vedo con grande favore lo sviluppo di collaborazioni con società scientifiche come AIOM, perché i tumori rappresentano uno dei grandi temi di sanità pubblica. Oggi grazie alle nuove terapie è possibile cronicizzare la malattia e, in alcuni casi, arrivare alla guarigione. È però fondamentale, proprio per il costante incremento delle nuove diagnosi, cercare di intervenire a tutti i livelli per evitare lo sviluppo della malattia. La collaborazione fra AIOM e la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute si svilupperà già nelle prossime settimane, con campagne e attività concrete che coinvolgeranno l’intera popolazione”.



www.repubblica.it 2024-02-01 14:43:02

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