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Tumore del pancreas, identificate in Lombardia le prime Pancreas Unit

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Prima in Italia, la Lombardia ha riconosciuto le strutture per il trattamento del tumore del pancreas: si definisce così la prima rete hub&spoke delle Pancreas Unit, costituita da 11 centri di riferimento – gli hub – e 29 centri sul territorio – gli spoke – (qui l’elenco), che lavoreranno in modo coordinato. Un risultato importante, realizzato grazie alla spinta delle associazioni di pazienti: “Il primo bisogno dei pazienti è quello di essere informati su dove curarsi – sottolinea Piero Rivizzigno, presidente dell’associazione Codice Viola, dedicata al tumore del pancreas – Recarsi nel centro di riferimento invece che in un centro periferico senza esperienza fa una grandissima differenza per la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti”. La delibera della giunta regionale, approvata lo scorso 29 gennaio, introduce anche una “clausola” determinante: dal prossimo aprile, solo gli 11 Hub potranno effettuare gli interventi per tumore al pancreas a carico del sistema sanitario regionale. L’obiettivo è concentrare l’attività in questi centri altamente specializzati, per assicurare ai pazienti la migliore expertise. Si tratta, in ogni caso, di strutture sanitarie pubbliche o private accreditate (i requisiti richiesti erano stati già individuati nel DGR n. XI/6241/2022 e verrà verificato il loro mantenimento).

I centri della rete hub&spoke

La delibera indica cinque degli 11 centri hub nella città di Milano e hinterland (ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda; ASST Ovest Milanese di Legnano; Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Milano; IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano; IRCCS Ospedale San Raffaele), mentre gli altri si trovano a Bergamo (ASST Papa Giovanni XXIII), Brescia (ASST Spedali Civili di Brescia) Cremona (ASST di Cremona), Pavia (Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo) e Varese (ASST Sette Laghi – Ospedale di Circolo e Fond. Macchi).

Tra i Centri Spoke troviamo quelli per l’Oncologia medica, quelli per l’Endoscopia digestiva diagnostica e interventistica/Gastroenterologia, e quelli per la Radioterapia. Il modello a rete – spiegano dalla Regione – consente di avere centri diffusi sul territorio che garantiscono la diagnosi, i trattamenti oncologici, endoscopici e radioterapici di questa tipologia di tumori.

In ricordo di Gianluca Vialli

Sono circa 2.400 le persone che ogni anno ricevono una diagnosi di tumore del pancreas in Lombardia, una neoplasia che ad oggi ha ancora un’elevata mortalità, nella maggior parte dei casi scoperta già in fase avanzata. “Abbiamo mantenuto l’impegno di creare una specifica rete per le patologie oncologiche del pancreas anche nel segno di Gianluca Vialli e di tutte le persone che hanno sofferto di questo male – ha detto l’assessore al Welfare Guido Bertolaso – L’obiettivo è riuscire a trattare sempre più efficacemente questo tumore che nella stragrande maggioranza dei casi ad oggi, purtroppo, non consente un’aspettativa di vita sufficiente. L’organizzazione multidisciplinare della rete permetterà ai malati di seguire un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale predefinito e integrato, erogato da centri con adeguate tecnologie, personale competente e con elevati volumi di trattamento. Continuiamo a impegnarci per contrastare questa terribile patologia con la tenacia che ci ha insegnato Gianluca”.



www.repubblica.it 2024-02-05 13:47:39

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