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Una sala interattiva che addestra medici e infermieri: ecco come funziona

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Un soccorso sanitario in alta montagna, un intervento d’emergenza durante un terremoto oppure un pionieristico doppio trapianto senza entrare in sala operatoria. La simulazione virtuale è la nuova frontiera della didattica. E a Torino ha aperto la prima Immersive Interactive Room: un luogo dove tecnologia, creatività e innovazione didattica creano un ambiente multisensoriale per migliorare la formazione di studenti e di operatori sanitari “sul campo”, permettendo loro di sbagliare, imparare dai propri errori e, quindi, aumentare la sicurezza in ambito clinico.

Schermi touch screen e laser

Si trova all’interno del polo didattico dell’Azienda ospedaliero-universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano e offre la possibilità di “lavorare in un ambiente di simulazione avanzata che trasforma lo spazio in un’altra realtà, con cui si può interagire grazie a speciali proiettori laser che trasformano le sue pareti in schermi touch interattivi”, spiega David Lembo, presidente del corso di laurea in Medicine and Surgery. È stata allestita dall’azienda britannica Gener8 e – spiega il professore – “si tratta del modello più avanzato d’Europa, uno dei più completi e accessoriati del mondo. Grazie a tecnologie come il Rumble Floor il pavimento può anche vibrare e ci sono anche erogatori di fumo e di oltre 400 odori diversi, che simulano appieno i luoghi circostanti ed eventi atmosferici e potenziano ulteriormente la sensazione di essere davvero sulla scena simulata, stimolando tutte le risorse intellettive, emotive e sensoriali del personale sanitario, senza alcun rischio reale”.

Entrarci dentro è impressionante: sembra di essere in un cinema 8D, quelli dei parchi divertimento. Ma, anche se potrebbe essere visto superficialmente da qualcuno come una sorta di “giocattolo”, il dispositivo, in realtà racchiude possibilità pressoché infinite: ricostruire percorsi diagnostici e terapeutici, comprendere meglio i processi fisiologici che costituiscono le basi del funzionamento del nostro corpo, capire come i farmaci agiscono nell’organismo e realizzare delle vere e proprie “escape room”, che mettono alla prova le capacità di analisi, intervento e decisione di professionisti sanitari e futuri medici.

Formazione continua

Insomma, “un luogo dove didattica innovativa, ricerca e formazione continua si alimentano a vicenda – aggiunge Lembo – allo scopo di permettere agli studenti e al personale sanitario di esercitarsi in un ambiente protetto, ma realistico, che consente loro non solo di acquisire competenze ma anche di commettere errori in sicurezza, analizzarli e, quindi, perfezionare le abilità pratiche e relazionali a beneficio dei pazienti”. È sempre più evidente che tecnologie come la realtà aumentata e l’Intelligenza Artificiale possono fare la differenza anche in Sanità. “La simulazione nella formazione medico-scientifica è riconosciuta come uno strumento fondamentale per la riduzione del rischio clinico – sottolinea Lembo – soprattutto perché dà la possibilità di ridurre la probabilità che si verifichino eventi avversi durante un intervento reale”.

“La nuova Immersive Interactive Room permetterà a studenti, medici e professionisti sanitari di confrontarsi con situazioni mediche delicate in ambienti clinici diversi realizzati in scenari didattici immersivi e realistici”, conferma il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, secondo cui questo è un “progetto virtuoso di apprendimento esperienziale da copiare e replicare in altre realtà”.

“È un’occasione straordinaria – conclude Davide Minniti, direttore generale del San Luigi Gonzaga – : avere a disposizione uno strumento tecnologicamente così avanzato, sinergia fra Università e ospedale, porta nel futuro l’offerta della sanità pubblica regionale in termini di competenza professionale e di sicurezza per i pazienti”.

Questa escape room sanitaria di ultima generazione si trova nel Centro di simulazione medica avanzata del Polo didattico del San Luigi, inaugurato nel 2020 con il contributo della Compagnia San Paolo, che era già dotato di sistemi di simulazione di eccellenza, tra cui manichini hi-tech che ricreano il paziente adulto e pediatrico, e dei più innovativi sistemi multimediali. Qui si trovano tre aule che mettono a disposizione di studenti e specializzandi numerosi strumenti ad alta fedeltà, tra cui quelli per artroscopia e laparoscopia che consentono l’acquisizione di tecniche chirurgiche mini-invasive. Una sala, allestita come un reparto di area critica, offre la possibilità di mettere in scena procedure mediche in alta fedeltà, gestite da una cabina di regia collegata da vetri unidirezionali e da telecamere e sistemi audio ambientali.

Il centro ospita anche il più avanzato tavolo anatomico per la dissezione virtuale del corpo umano, già utilizzato da molte tra le più importanti scuole ed istituzioni al mondo: un altro strumento all’avanguardia che consente di visualizzare l’anatomia come se si trattasse di un cadavere reale con il vantaggio di un’esperienza interattiva in touch-screen.



www.repubblica.it 2024-02-09 13:31:20

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