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Pericardite, dai sintomi alla cura: cos’è il problema cardiaco di Crosetto

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Il ministro della Difesa Guido Crosetto è stato ricoverato d’urgenza per sospetta pericardite. Che cos’è, da cosa dipende e come si cura?

La pericardite

Il cuore è grande più o meno come un pugno chiuso del suo proprietario. Ed è un organo cavo, cioè vuoto al suo interno (in realtà è sempre riempito dal sangue). È formato da una parte muscolare, il miocardio. Ed è rivestito da una membrana chiamata pericardio. Questo tessuto si può infiammare e in qualche caso, può dare segni e sintomi estremamente preoccupanti, arrivando in alcuni casi a simulare quanto si verifica in caso d’infarto.

Pericardite

Dolore ma non solo

In caso di pericardite infatti il cuore può anche non lavorare a dovere perché è come se si trovasse schiacciato in una morsa che permette al muscolo di espandersi. Così possono comparire il dolore, le alterazioni del ritmo cardiaco con l’aumento dei battiti, una sensazione di malessere. Pochi esami sono poi sufficienti per chiarire il quadro che spesso è di natura idiopatica, quindi senza causa specifica. La portata cardiaca può essere notevolmente ridotta nel caso si sviluppino tamponamento cardiaco o pericardite costrittiva.

La diagnosi

La diagnosi si basa sui sintomi, sullo sfregamento pericardico, sulle modificazioni dell’Elettrocardiogramma e sulla presenza di un versamento di liquido pericardico all’esame radiologico o all’ecocardiogramma. Trovare la causa certa del quadro impone una valutazione specifica.

Il trattamento

Il trattamento dipende appunto dagli elementi che determinano l’infiammazione del pericardio. In termini generali si punta su analgesici, farmaci antinfiammatori, colchicina. Solo in rarissimi casi si può effettuare un intervento chirurgico. Fondamentale è comunque comprendere l’origine del problema, quando possibile. Se si sospetta che la pericardite sia legata a qualche malattia specifica (come ad esempio l’artrite reumatoide o il lupus) bisogna identificarla e curarla, in questo modo si risolverà anche l’infiammazione del pericardio.

Quando è virale

Quando invece è in gioco un’infezione virale il trattamento deve essere sintomatico. In tutti i casi, la pericardite di natura virale si manifesta nella forma essudativa che costringe il cuore circondato dal liquido che si crea tra la membrana esterna e la sua parete. La forma costrittiva appare molto più rara e può essere legata a condizioni specifiche, come un’infezione di tipo tubercolare o essere tra le conseguenze di un’operazione sul cuore.

La terapia

Lo specialista cardiologo, caso per caso, può studiare il trattamento più indicato che comunque dipende dalle cause che hanno provocato il quadro: se è in gioco un’infezione virale occorre soprattutto contrastare i sintomi riducendo infiammazione e dolore. In generale a questo scopo si somministrano antinfiammatori e colchicina per favorire il riassorbimento del liquido pericardico in eccesso.



www.repubblica.it 2024-02-13 10:26:13

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