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Voglia di salute, per 9 italiani su 10 la sanità pubblica è una priorità

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Mentre dai primi dati provvisori del Ministero della Salute emerge che ben 12 tra regioni e province autonome non riescono a garantire le cure essenziali così come stabilito dai Lea, arrivano i risultati di un sondaggio d’opinione svolto da Ipsos in base al quale il 61% dei cittadini mette gli investimenti in salute al primo posto, davanti a lavoro e costi per l’energia. Non solo: quasi 9 Italiani su 10 ritengono che la sanità pubblica rappresenti una priorità strategica per il Paese e che sia necessario un aumento del suo finanziamento. Diminuisce, invece, la quota di italiani che ritiene utili la telemedicina, la trasformazione digitale e l’Intelligenza Artificiale nel campo sanitario (da 79% a 68%). Il sondaggio è stato presentato a Roma nel corso della sesta edizione di ‘Inventing for Life Health Summit’ organizzato da Msd Italia e dedicato al tema ‘Investing for Life: la salute conta!’.

Priorità e aspettative degli italiani per un nuovo Ssn

Secondo i dati della ricerca Ipsos, nel giro di due anni è aumentata dal 52% al 69% la quota di italiani che indicano la salute e la sanità priorità assolute su cui investire, davanti al lavoro e ai costi dell’energia. In particolare, andrebbero privilegiati Pronto Soccorso, Assistenza Ospedaliera e Prevenzione. “Le razionalizzazioni che investono la sanità pubblica, amplificate dalle notizie di cronaca sulla pressione cui sono sottoposti gli operatori sanitari rinforzano l’urgenza di azione attesa sui servizi e l’assistenza ospedaliera, soprattutto di primo soccorso”, ha osservato Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos.

La salute conta

E proprio su questi temi si è espresso anche il Ministro della Salute, Oreste Schillaci, che è intervenuto in apertura dell”evento ‘Inventing for Life Health Summit’: “La salute conta. Conta sicuramente per gli italiani che considerano la sanità una priorità e anche per questo Governo che ha iniziato ad invertire una rotta. Abbiamo aumentato le risorse per la sanità: parliamo di oltre 11 miliardi per il triennio 2024-2026 con l’ultima legge di bilancio. E abbiamo iniziato un processo di trasformazione ampio e radicale dell’offerta sanitaria con la finalità di dare risposte adeguate a quelli che sono i bisogni di salute dei cittadini”. Il Ministro ha toccato anche i temi emersi come prioritari per gli italiani dal sondaggio Ipsos: “Per quanto riguarda le liste d’attesa – ha detto il Ministro – abbiamo messo a disposizione delle Regioni fondi e strumenti per accelerare gli interventi diretti ad abbattere tempi che spesso sono troppo lunghi e inaccettabili. Abbiamo attivato un gruppo di lavoro per l’aggiornamento del Piano nazionale di governo delle liste d’attesa che si occuperà anche di definire un monitoraggio più puntuale dei tempi d’attesa perché è necessario disporre di dati reali per capire quali sono le prestazioni che presentano maggiori criticità e le Regioni dove ci sono maggiori criticità per una determinata prestazione”.

Meno entusiasmo per la digitalizzazione

Anche se la curiosità è forte quando si tratta di Intelligenza Artificiale e salute, le incognite legate alla sicurezza stanno un po’ raffreddando gli entusiasmi per la trasformazione digitale, che viene comunque ritenuta utile dal 68% degli italiani (contro il 79% del 2021). “La rapidità dell’evoluzione degli strumenti digitali, come per esempio l’Intelligenza Artificiale generativa, sta creando sentimenti conflittuali nell’opinione pubblica, con ansie e aspettative: il timore della perdita dell’indispensabile contatto umano si compensa con l’attesa di efficientamento nei processi e di progressi nella precisione e rapidità delle diagnosi”, prosegue Pagnoncelli.

I finanziamenti per la sanità

Quasi 9 Italiani su 10 ritengono che la sanità pubblica rappresenti una priorità strategica per il Paese e che sia necessario un aumento del suo finanziamento. Dati rispetto ai quali nel corso dell’evento è stato chiesto un commento anche ai rappresentanti istituzionali. “Riconosciamo l’esigenza di apportare cambiamenti agli attuali modelli organizzativi in alcuni settori, come, ad esempio, quello farmaceutico per il quale, con la Legge di Bilancio 2024, abbiamo reso più efficiente il modello di governance della spesa. Siamo consapevoli della necessità di adottare politiche più efficaci per rendere più sostenibile il Ssn, a beneficio dei nostri cittadini”, ha dichiarato l’On. Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute.

All’evento ha partecipato anche Elena Bonetti, XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati, che ha dichiarato. “È necessario un piano di profondo rinnovamento dell’impianto del sistema sanitario, che veda un investimento significativo nella formazione e nel reclutamento di nuovo personale, ma anche in un’organizzazione del sistema differente che permetta di eliminare completamente le liste d’attesa. L’intero sistema Paese è chiamato a contribuire, in particolare il mondo delle imprese come luoghi di formazione ad una cultura della prevenzione della salute ma anche per costruire, insieme alle istituzioni e al sistema sanitario, percorsi di promozione della salute e di tutela della stessa anche nel mondo del lavoro”.

Anche Simona Loizzo, XII Commissione Affari Sociali, Camera dei Deputati, si è espressa a riguardo dichiarando: “Dobbiamo superare le attuali criticità e rendere più equa l’accessibilità e la sostenibilità, anche dal punto di vista economico, delle nuove terapie disponibili, come i farmaci e i vaccini innovativi”, ha affermato. Queste scoperte scientifiche – e penso ad esempio a quelle oncologiche – rappresentano per molti pazienti una vera e propria speranza di vita. Eventi come questo rappresentano una grande opportunità di confronto e collaborazione affinché tutta l’innovazione possa essere messa a disposizione dei cittadini”.

“I risultati del sondaggio sono impressionanti e confermano gran parte delle nostre preoccupazioni – ha dichiarato il Sen. Antonio Misiani, Vicepresidente 5° Commissione Bilancio, Senato della Repubblica. La sanità è di gran lunga il tema più sentito dall’opinione pubblica e cresce la consapevolezza del sottofinanziamento del sistema rispetto al resto d’Europa e della necessità di accrescere la dotazione di risorse destinate al SSN, riducendo le liste di attesa e rafforzando l’assistenza territoriale e ospedaliera”.

Il ruolo del settore farmaceutico

Quasi 7 Italiani su 10 ritengono che il settore farmaceutico possa rappresentare uno stimolo per la ripresa dell’economia italiana e il 73% della popolazione ritiene che lo Stato debba investire di più nell’assistenza farmaceutica pubblica. Ma occorre valutare in una nuova prospettiva la spesa sanitaria e quella farmaceutica in particolare, finanziando e usando al meglio risorse come il Fondo per i farmaci innovativi e considerando parte almeno di questa spesa – ad esempio, quella per i vaccini – come investimento e non solo costo, alla luce del ritorno che può dare per la salute della comunità. “In quanto parte attiva e di valore dell’ecosistema della salute, vogliamo essere portatori di proposte responsabili, lavorando insieme per un futuro di salute in cui nessuno resti indietro”, ha dichiarato Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia. In particolare, chiediamo che la salute sia mantenuta in cima all’agenda politica e istituzionale sia a livello europeo (guidando la Revisione Farmaceutica all’insegna del progresso) che nazionale (aumentando progressivamente le risorse destinate al SSN). Auspichiamo, inoltre, l’adozione di una strategia italiana per le Life Sciences, in grado di posizionare la ricerca e la filiera industriale sugli standard internazionali più avanzati, rendendo il Paese ancor più attrattivo nei confronti degli investimenti esteri”.

Come attrarre investimenti

Tra i temi affrontati nel corso dell’evento ‘Inventing for Life Health Summit’ anche quello dell’attrattività del nostro paese. “Se si considera che a livello globale ogni anno il settore investe più di 200 miliardi di dollari e l’Italia ne intercetta meno dell’1% appare evidente che dobbiamo porci l’obiettivo di attrarre il maggior ammontare possibile di investimenti, ha affermato Valerio De Molli, Managing Partner e Amministratore Delegato di The European House- Ambrosetti. “Per aumentare la nostra attrattività, ed essere più competitivi nella competizione globale, è necessario agire con un portafoglio integrato di interventi e politiche, in grado di fronteggiare le sfide del sistema-Paese nel suo complesso a partire dal rafforzamento del Ssn, da una nuova strategia per il settore farmaceutico e dall’elaborazione di un vero e proprio Piano nazionale delle Life Sciences”.



www.repubblica.it 2024-02-21 12:07:25

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