Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Vecchia farmacia addio: cosa si potrà fare nella nuova farmacia dei servizi

16

- Advertisement -


Non solo farmaci, ma sempre più servizi sanitari: come tutti i vaccini previsti dal piano nazionale delle vaccinazioni per gli over 12, oltre a quelli per influenza e Covid già disponibili, ma anche i tamponi diagnostici salivari e orofaringei compresi i test per aiutare a scegliere la migliore terapia antibiotica per chi è colpito da una patologia respiratoria. E ancora: i servizi di telemedicina – come un elettrocardiogramma o un holter pressorio e cardiaco – oltre alla possibilità di scegliersi il proprio medico di famiglia o il pediatra senza dover andare alla Asl a fare la fila.

Eccola la nuova spinta alla «farmacia dei servizi» che durante la pandemia ha già avuto una accelerazione incredibile facendo cambiare pelle alle vecchie farmacie – si pensi appunto solo al boom di tamponi e vaccini anti Covid – e ora con le nuove norme contenute nel disegno di legge sulle semplificazioni atteso in consiglio dei ministri già domani o al massimo all’inizio della prossima settimana, tra lunedì o martedì quando sarà presente anche la premier Giorgia Meloni, raggiungerà una vera e propria consacrazione. Tanto che le farmacie dei servizi oltre ad aggiungere nuove prestazioni a quelle che già offre oggi – dagli esami come glicemia o colesterolo al controllo della pressione – potrà conquistare nuovi spazi fisici con tanto di insegna ad hoc accanto alla tradizionale croce verde che le contraddistingue: la bozza di Ddl sulle semplificazioni prevede infatti che per erogare i servizi sanitari «i soggetti titolari di farmacia possono utilizzare locali separati da quelli ove è ubicata la farmacia», con l’accortezza però che in questi stessi locali sia «vietato il ritiro delle prescrizioni mediche e qualsiasi dispensazione o vendita di farmaci o di altri prodotti».

Ma soprattutto con la possibilità di «apporre ai locali stessi, oltre alla croce verde identificativa della farmacia, un’insegna riportante la denominazione Farmacia dei servizi» ma con «idonea informazione sulla esatta identificazione dei soggetti titolari di farmacia che offrono i servizi». Tra l’altro questi stessi locali potranno essere condivisi da più farmacie che stipulando un contratto di rete potranno condividere “oneri e onori” nell’erogazione di questi servizi al cittadino.

Una nuova tappa

Insomma per il farmacista si tratta di un nuovo salto in avanti in un percorso cominciato al ralenti nel 2009, quando di fatto con il Dlgs 153 fu disegnato il primo identikit della farmacia dei servizi a cui seguirono tre decreti ministeriali con l’“elenco” delle prestazioni effettuabili in farmacia: dalle analisi (glicemia, colesterolo, emoglobina, urine ecc.) alla misurazione della pressione o della capacità polmonare con l’auto spirometria fino all’elettrocardiogramma in telecardiologia. In pista anche la possibilità, come un Cup normale, di prenotare prestazioni di specialistica ambulatoriale (visite ed esami) in ospedale pagando il ticket già in farmacia. Poi con il Covid sono arrivati anche le prime vaccinazioni e i tamponi. Tutti servizi questi entrati gradualmente e ora disponibili in molte farmacie: secondo un recente monitoraggio di Federfarma quelli maggiormente garantiti sono il monitoraggio dei parametri (come la misurazione della pressione presente nel 98% delle farmacie), i test analisi di prima istanza quali l’esame della glicemia (81%), del colesterolo (78%), dei trigliceridi (73%). Infine il Cup per prenotare visite ed esami si trova nel 77% delle farmacie come alcuni servizi di telemedicina (65%).

Ora però arrivano nuovi servizi a cominciare dalle nuove vaccinazioni che sono un po’ il simbolo di queste trasformazioni: oggi si contano circa 6mila farmacie organizzate per le iniezioni (circa un terzo del totale), ma le norme del Ddl semplificazioni potrebbero far crescere questo numero visto che una volta entrate in vigore sarà possibile «la somministrazione presso le farmacie, da parte di farmacisti opportunamente formati a seguito del superamento di specifico corso abilitante e di successivi aggiornamenti annuali, organizzati dall’Istituto superiore di sanità, di vaccini individuati dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale nei confronti dei soggetti di età non inferiore a dodici anni».



www.ilsole24ore.com 2024-03-19 18:02:09

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More