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Droghe sintetiche, il fentanyl spaventa anche l’Italia: arriva la stretta del Governo

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Cresce in Italia l’allarme Fentanyl, l’oppiaceo sintetico che negli Stati Uniti sta mietendo vittime – almeno 180 al giorno – soprattutto tra i giovani. Il Governo porterà lunedì 11 marzo in consiglio dei ministri un decreto legislativo con una stretta sul controllo del commercio dei cosiddetti «precursori» delle droghe: le sostanze chimiche con cui si possono produrre nei laboratori illegali pericolose droghe sintetiche, a cominciare proprio dal Fentanyl utilizzato in medicina come analgesico, che riesce ad avere una potenza di almeno 80 volte superiore a quella della morfina.

Multe, reclusione e stop all’attività per le violazioni

Insieme al decreto che di fatto aumenta le sanzioni per chi viola le regole sull’importazione ed esportazioni di queste sostanze con cui si producono le droghe sintetiche il Governo porterà sempre in consiglio dei ministri anche una informativa sul Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e di altri oppioidi sintetici. Il decreto anche per mettersi in linea con l’Europa adegua le sanzioni in caso di violazioni del commercio dei cosiddetti «precursori» e cioè «sostanze frequentemente utilizzate nella fabbricazione illecita di stupefacenti e sostanze psicotrope», come li definisce la Convenzione delle Nazioni Unite del 1988 contro il traffico illecito di stupefacenti. Vengono puniti con multe salate e reclusione le violazioni di registrazione legate all’immissione in commercio di queste sostanze, alla loro importazione e all’esportazione senza rispettare gli obblighi di notifica. Prevista anche in caso di violazione la sospensione dell’attività degli operatori autorizzati a trattare queste sostanze

A cosa servono i precursori delle droghe sintetiche

I precursori in Italia sono divisi in quattro categorie, con l’ultima categoria – la quarta – appena aggiunta dal decreto atteso lunedì in consiglio dei ministri: si va dalle sostanze che consentono in particolare la fabbricazione di droghe sintetiche quali amfetamine, ecstasy, LSD, fenciclidina, metaqualone, ecc. Altri precursori (anidride acetica, permanganato di potassio, fosforo rosso, ecc.) sono utilizzati dai trafficanti come reagenti, con la funzione di trasformare una sostanza naturale in una droga d’abuso, in particolare per l’ottenimento di eroina e cocaina, oppure come solventi (acetone, etere, acido cloridrico ecc.) per l’estrazione e la purificazione delle droghe di origine naturale o per la preparazione di droghe di sintesi. In particolare con la quarta categoria si alza il livello di attenzione anche sull’efedrina contenuta in diversi medicinali (anche contro il raffreddore) e in farmaci veterinari. Il boom delle droghe sintetiche e quindi del ricorso ai «precursori» per produrli è anche un effetto del giro di vite deciso dall’Afghanistan che da poco ha vietato la coltivazione dell’oppio.

L’allerta Fentanyl in Italia e le prime iniziative

L’ultimo oppiaceo sintetico che sta devastando gli Usa è proprio il fentanyl e ora anche l’Italia lo sta attenzionando, come dimostra anche l’arrivo del Piano nazionale per contrastare un suo utilizzo improprio. Del resto è di poche settimane fa la decisione del ministero della Salute – in una nota partita dalla Direzione generale della prevenzione del ministero guidata da Francesco Vaia – di alzare il livello di allerta su questa droga sintetica a 3, quello massimo. Per ora la circolazione in ambito extra sanitario in Italia viene ritenuta contenuta, ma è stato deciso di avviare maggiori controlli a esempio contro il rischio di furti nelle farmacie ospedaliere. In particolare il ministero della Salute insieme all’Istituto superiore della Sanità hanno deciso di attenzionare anche l’uso improprio delle prescrizioni farmaceutiche.

Il dramma negli Usa e la situazione internazionale

Per ora comunque la situazione drammatica che vivono gli Stati Uniti dove il fentanyl e altri oppiodi sono una vera e propria emergenza nazionale è ancora lontana. Secondo una delle ultime ricerche sul tema condotta dall’Università della California e pubblicata sulla rivista «Addiction», la proporzione dei decessi per overdose negli Usa che coinvolgono sia il Fentanyl che gli stimolanti è aumentata di oltre 50 volte tra il 2010 e il 2021. Un allarme tale, quello del consumo dell’oppioide sintentico, che ha portato gli Stati Uniti nel luglio dello scorso anno a creare una coalizione internazionale di 90 Paesi per combattere le droghe sintetiche. Il 31 gennaio è arrivato anche l’impegno della Cina per fermare il commercio illegale della sostanza. E il divieto di consumo del Fentanyl è entrato perfino nella Costituzione del Messico.



www.ilsole24ore.com 2024-03-10 09:50:00

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