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L’abbandono dei più fragili – la Repubblica

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Il diavolo si vede nei dettagli. E c’è del malvagio in quello che, silenziosamente, sta accadendo nel nostro Paese. Dove in pochi mesi si è ribaltato il principio guida della nostra sanità, perfetta sintesi di cura e servizi sociali per i più deboli. Deboli sono gli anziani, i non autosufficienti, le persone con una malattia cronica (dal diabete alle autoimmuni, e non solo). E la cifra delle azioni del governo sembra essere il loro abbandono.

Il Piano per gli Anziani

Una storia che comincia col consueto strombazzamento, l’annuncio di una Legge delega per le politiche in favore della popolazione anziana (approvata nel gennaio del 2023) e a tutt’oggi lettera morta. Bella legge (eredità del lavoro di una commissione ad hoc voluta dal governo Draghi) che ribalta la prospettiva e pensa a una gestione degli anziani puntata sull’assistenza in casa, sul miglioramento delle loro condizioni di vita, su servizi sanitari a loro vicini.

Laddove per anziani si intendono tutti i cittadini con più di 70 anni, tanti. Un’impresa del genere prevede tanti soldi e la capacità di cambiare radicalmente tutta l’organizzazione. Invece, nella legge di bilancio non c’è un soldo.

C’è, al contrario, una misura demagogica e da “polvere sotto il tappeto”: 850 euro al mese a chi ha più di 80 anni ed è gravemente malato e disabile; insomma, un rimborso per la badante, una specie di parcheggio che non migliora la vita a nessuno, anzi: sancisce lo status quo di abbandono dei più bisognosi.

I vaccini e il flop della loro diffusione

Proprio come fa il piano vaccinale ’23-’24, un flop cercato dal Governo. Le linee guida del ministero raccomandano la vaccinazione anti Covid a fragili e anziani, oltre venti milioni di italiani. E le dosi acquistate sono 12 milioni per tre anni, a coprire circa il 60% di coloro a cui viene raccomandata, e già sono pochi.

Ma tutti parlano di flop perché si sono vaccinati poco più di due milioni di italiani. Colpa del ritardo nella consegna e distribuzione delle fiale, dei portali di prenotazione sempre in tilt, del fatto che non si sono coinvolti (o lo si è fatto troppo tardi) medici di famiglia e farmacie, che non si sono chiamati i pazienti a rischio. Una costante colpevole sinecura, a cui si è aggiunta la compiacenza nei confronti dei no-vax.



www.repubblica.it 2024-04-08 20:01:26

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