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Tumori maschili, la prevenzione “viaggia” in treno

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Il 17 aprile la prevenzione oncologica torna a viaggiare in treno, in una nuova veste. Dopo le edizioni dedicate all’universo femminile, infatti, stavolta tocca agli uomini. E’ a loro che è rivolta ‘Prevenzione Oncologica Maschile’, la campagna promossa da Fondazione IncontraDonna in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, presentata oggi a Roma presso il Ministero della Salute, che vede l’attore Cesare Bocci come testimonial. L’iniziativa vede medici e volontari come compagni di viaggio su treni ad alta velocità, intercity e regionali, pronti a fornire consulenze gratuite e a informare sull’importanza di una corretta prevenzione, tanto con stili di vita, che con vaccinazioni e screening.

Cesare Bocci: “Agli uomini dico: controlliamoci senza paura”





La prevenzione senza età, per tutti

L’iniziativa – focalizzata sui tumori maschili che colpiscono l’apparato genitale e urinario come quelli a carico di prostata, testicolo, rene e vescica, spesso a lungo asintomatici, come hanno ricordato gli esperti – vuole infatti rilanciare il messaggio che la prevenzione non ha età. L’invito ad adottare comportamenti per una vita in salute e contro l’insorgenza delle patologie tumorali è rivolto a tutti, i controlli con gli specialisti sono indicati soprattutto dopo una certa età (dopo i 50), ma anche i più giovani possono fare qualcosa: possono vaccinarsi contro l’hpv, responsabile di diversi tipi di tumori, come hanno ricordato Francesco Perrone, Presidente Nazionale AIOM, ed Emilio Bria, Coordinatore AIOM per il Lazio, che hanno contribuito a stilare “Vademecum della Salute, Dedicato a Te-Prevenzione oncologica maschile”, il booklet distribuito con l’iniziativa. Con l’introduzione a firma del Ministro della Salute Orazio Schillaci: “Il virus colpisce indistintamente, sia i maschi che le femmine, e può causare il cancro in diverse parti del corpo come il collo dell’utero, la vulva, la vagina, il pene, l’ano, la bocca e la faringe. Si calcola che un uomo abbia una probabilità cinque volte superiore di infettarsi e spesso non è consapevole di essere portatore del virus”.

Rendere la prevenzione un po’ più “maschile”

“Dopo il successo delle tredici edizioni del “Frecciarosa abbiamo deciso di avviare una campagna incentrata sul benessere maschile – ha sottolineato Adriana Bonifacino, Presidente di Fondazione IncontraDonna – La tutela della salute e la cultura della prevenzione sono concetti da preservare con impegno e dedizione; per questo, grazie ai medici e al prezioso aiuto dei volontari e delle volontarie di Fondazione IncontraDonna, saremo di nuovo a bordo treno per fornire consigli ed informazioni utili, incoraggiando e coinvolgendo le persone a essere più consapevoli su come ridurre il rischio di insorgenza di patologie oncologiche, soprattutto quelle genitourinarie”.

In una popolazione, quella maschile, generalmente più restia nei confronti della prevenzione, malgrado il peso delle diagnosi di tumori: nel 2023 si stima siano state circa 208 mila negli uomini, contro le 187 mila delle donne. “Vi è la tendenza, da  parte della popolazione maschile, a sottovalutare l’importanza dei controlli con lo specialista – ha commentato Andrea Tubaro, Ordinario di Urologia e Responsabile UOC di Urologia dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea – Le donne hanno un buon rapporto con la medicina e sono molto sensibili al problema della prevenzione che ha per loro inizio con le prime visite ginecologiche; gli uomini invece, scomparsa la medicina scolastica e la visita medica di leva, vedono spesso il medico solo in età adulta o persino avanzata, e sono meno abituati a pensare in termini di prevenzione”. Anche Enrica Giorgetti, Direttore Generale Farmindustria, ricordando l’impegno delle aziende nelle attività di R&D, con quasi 23 mila farmaci in sviluppo nel mondo per il 2023, per il 40% dedicati ai tumori, ha ricordato questa sorta di reticenza maschile nei confronti della prevenzione: “Spesso gli uomini, a differenza delle donne, pongono minore attenzione alla prevenzione. La prevenzione invece è fondamentale per una società più in salute e un sistema più sostenibile”.

L’informazione alla base della prevenzione

La campagna “Prevenzione oncologica maschiale” è supportata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica, (AIOM), da Fondazione AIOM, dall’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) da Farmindustria, e patrocinata dal Ministero della Salute. “Abbiamo fortemente voluto e sostenuto questo nuovo progetto dedicato alla prevenzione delle patologie oncologiche maschili – ha spiegato Francesco Vaia, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute – nel desiderio di colmare il divario attualmente esistente tra i due sessi in tema di accesso alle misure di prevenzione e nella convinzione che questa debba essere sempre più una scelta informata e consapevole con la quale il cittadino diventa protagonista e alleato delle Istituzioni”.

A far eco alle parole di Vaia, quelle di Stefano Cuzzilla, Presidente di Trenitalia, main partner dell’iniziativa: “Consolidare e diffondere una cultura comune a favore della prevenzione oncologica è uno dei nostri obiettivi e oggi siamo particolarmente orgogliosi di vedere l’iniziativa ‘La prevenzione viaggia in treno’ crescere e arricchirsi con una campagna dedicata alla prevenzione oncologica maschile. Questo nuovo progetto concretizza ancora una volta l’impegno di Trenitalia, e di tutto il Gruppo FS, nella sanità e nell’inclusione e ci dà l’opportunità di diffondere un approccio culturale basato sulla sensibilizzazione e promozione della prevenzione, fondamentale per uno stile di vita sano”.



www.repubblica.it 2024-04-17 09:04:19

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