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Asma, attenzione alle forme gravi spesso sottovalutate

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È la Cenerentola delle patologie respiratorie. Spesso sottovalutata perché ritenuta di facile risoluzione e gestione. Parliamo dell’asma che però, nella sua forma grave, è una patologia complessa e gravosa, dal punto di vista sia fisico sia psicologico, con ricadute significative su lavoro, scuola e socializzazione. Perché spesso, nonostante diagnosi e terapie, la malattia non riesce a essere controllata e i sintomi riemergono. Colpa, secondo gli esperti, dello scarso utilizzo dei farmaci più innovativi, quelli biologici, molecole progettate per agire selettivamente sulle cellule o sui mediatori dell’infiammazione direttamente responsabili dell’asma. Per offrire alle persone con asma non controllato l’opportunità di effettuare gratuitamente una valutazione specialistica dello stato di malattia e ricevere consigli utili alla sua gestione, torna a maggio “Asma zero week”: due settimane di consulenze specialistiche in circa 40 Centri di pneumologia e allergologia specializzati in tutta Italia.

“L’asma grave è una forma di asma che rimane non controllato nonostante il trattamento inalatorio ottimizzato con alto dosaggio di corticosteroidi e β2-agonisti a lunga durata d’azione (ICS-LABA). L’asma grave colpisce fino al 10% di tutti gli asmatici, inclusi adulti, adolescenti e bambini, con circa 300.000 casi in Italia”, ha spiegato Paola Rogliani, Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università di Roma Tor Vergata. L’asma grave resta una patologia sottostimata e poco riconosciuta: “da una recente survey, che abbiamo proposto ai nostri soci, è emerso come tanti pazienti non ricevano una terapia efficace e non siano correttamente inquadrati in un percorso terapeutico, dovendo così assumere alte dosi di corticosteroidi sistemici (OCS) per controllare i sintomi della malattia”, ha sottolineato Simona Barbaglia Presidente Associazione Respiriamo Insieme – APS.

La disponibilità di nuove opzioni terapeutiche per l’asma dà oggi la possibilità concreta di operare un vero e proprio cambio di paradigma rispetto al passato: come accaduto per altre malattie croniche, anche nell’asma la “remissione” appare un obiettivo raggiungibile insieme a una semplificazione del trattamento. “La remissione è definita come assenza prolungata di sintomi e di riacutizzazioni, stabilizzazione della funzione polmonare e nessun bisogno di corticosteroidi sistemici per il trattamento della malattia”, ha specificato Giorgio Walter Canonica, Professore di Medicina Respiratoria, Humanitas University.

Campanelli di allarme

Alcuni farmaci biologici per l’asma grave sono diretti contro un particolare tipo di infiammazione, quella segnalata dalla presenza di livelli alti di eosinofili, globuli bianchi che concorrono alla risposta immunitaria contro allergeni e infezioni. Un campanello d’allarme per una corretta diagnosi di questo tipo di asma grave può essere la presenza di altre patologie sostenute dagli eosinofili, come la rinosinusite cronica con poliposi nasale. E anche in questo caso l’uso di corticosteroidi non risulta efficace: “ancora oggi, purtroppo, l’uso frequente dei corticosteroidi orali, anche a elevati dosaggi, non consente di raggiungere un controllo adeguato a lungo termine dei sintomi invalidanti a differenza di quanto dimostrato con la terapia biologica come mepolizumab ad esempio”, ha affermato Andrea Matucci, Dirigente I° Livello SOD Immunoallergologia Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi – Firenze. Uno studio italiano, peraltro, ha dimostrato che la quantità di eosinofili infiammatori è collegata alla gravità di malattia e potrebbe rappresentare il biomarker importante di severità di malattia. 

Nuovi target 

Accanto ai farmaci che ristabiliscono l’equilibrio degli eosinofili, da poco è stato approvato un nuovo anticorpo monoclonale che agisce su un altro target: la linfopoietina timica stromale (TSLP). Si chiama tezepelumab e arriva ad ampliare le opzioni terapeutiche disponibili per i diversi fenotipi di pazienti asmatici. “Ciò permette di estendere le possibilità di trattamento per i pazienti affetti da asma grave non controllato, rendendoli idonei a una terapia biologica specifica”, ha sottolineato Rogliani. Anche nel caso dell’asma, quindi, ogni paziente andrebbe valutato per le sue caratteristiche specifiche e curato in maniera personalizzata.

La campagna

Trovare la cura più adatta a pazienti che hanno già ricevuto una diagnosi di asma ma non riescono a controllare la malattia è l’obiettivo di “Asma Zero Week”, promossa da FederASMA e ALLERGIE – Federazione Italiana Pazienti ODV, in collaborazione con Respiriamo Insieme – APS, con il patrocinio della Società Italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia Clinica (SIAAIC) e della Società Italiana di Pneumologia (SIP/IRS) e in partnership con AstraZeneca. Per loro dal 13 al 17 maggio e dal 27 al 31 maggio sarà possibile avere delle consulenze specialistiche gratuite in circa 40 Centri di pneumologia e allergologia specializzati in tutta Italia, prenotabili al Numero Verde 800 628989 attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00. 



www.repubblica.it 2024-04-23 11:30:34

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