Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Senza olfatto, e non per il Covid: che cos’è la poliposi nasale

31

- Advertisement -


Senza il Covid probabilmente non avremmo capito quanto possa essere grave, debilitante e destabilizzante perdere l’olfatto. Se non senti i profumi non puoi più fare il cuoco, non puoi sentire l’odore di un neonato o la fragranza di un profumo, non puoi avvertire il pericolo di un incendio, di una perdita di gas, di un alimento andato a male. In sintesi: vivi in un mondo che non ha nessuna connotazione olfattiva e senza olfatto si perde anche il gusto. E ci affida alla memoria, ai ricordi. E si chiama proprio Profumo dei ricordi una fragranza per ambiente all’arancio amaro, in vendita online in edizione limitata sul sito della casa di profumeria fiorentina Aquaflor, che l’ha creata insieme a Sanofi e alle associazioni dei pazienti Federasma e Allergie Odv e Respiriamo Insieme Aps, alle quali sarà devoluto il 40% degli incassi.

La malattia che ruba l’olfatto si chiama poliposi nasale ed è una malattia infiammatoria cronica di tipo 2, che colpisce dopo i 18 anni, soprattutto gli uomini dopo i 40 anni, con una incidenza tra il 2 e il 4% della popolazione adulta. La perdita di olfatto è uno dei sintomi. “Ma la malattia provoca grandi mal di testa, difficoltà a dormire perché si respira dalla bocca, si russa – racconta Simona Barbaglia, presidente dell’Associazione nazionale pazienti Respiriamo insieme-APS – in più i pazienti con poliposi si sottopongono a ripetuti interventi chirurgici, mai risolutivi, a cicli lunghi di cortisone e senza mai stare meglio”.

Ma che cos’è dettagliatamente questa malattia? “E’ una patologia infiammatoria cronica della mucosa nasale e dei seni paranasali – spiega Veronica Seccia, responsabile dell’ambulatorio di Rinologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana – dà gonfiore e alterazione della mucosa nasale che è facilmente visibile durante la visita. La sensazione è di avere il naso tappato, ostruito, ma essendo un meccanismo neurologico non necessariamente un paziente molto ostruito ha una perdita maggiore di olfatto. Gli anticorpi monoclonali, e in particolare il dupilumab, si sono mostrati risolutivi e già dopo pochi giorni di utilizzo, continuando ad avere i polipi, i pazienti ricominciano a sentire qualche odore. Questi farmaci – che sono in fascia H di prescrizione ospedaliera – possono essere usati solo quando la terapia cortisonica o l’intervento chirurgico non sono risolutivi”.

Che funzionino lo conferma Nadia, che ha riacquistato l’olfatto dopo 10 anni. “Ho subito cinque interventi in otto anni – racconta – ma già dopo 3-4 mesi dall’intervento i polipi ricomparivano. La mia è una forma grave, e né gli interventi né i cicli massicci di cortisone funzionavano. Con il farmaco biologico sono davvero tornata a vivere, già dopo qualche settimana sentivo gli odori. Sono davvero grata al nostro Sistema sanitario, perché sono farmaci costosi e senza l’aiuto del Ssn sarebbe impossibile permetterseli”.

Farmaci che – precisa Mario Picozza, presidente di Federasma e Allergie Odv – sono pallottole costose ma efficaci e bisogna essere sicuri che colpiscano il bersaglio. Intervenendo sull’infiammazione di tipo 2 e bloccando la cascata infiammatoria. Non a caso questo farmaco funziona anche per patologie che hanno una genesi simile, come la dermatite atopica grave, l’asma grave e per alcune altre patologie per le quali non c’è ancora l’indicazione. Una pallottola per tanti bersagli, tra questi anche la Bpco.



www.repubblica.it 2024-04-21 04:29:19

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More