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Donna morta in aerofune, primi avvisi di garanzia – Notizie

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La Procura di Sondrio, diretta da
Piero Basilone, ha notificato i primi avvisi di garanzia ad
alcuni dipendenti della Fly Emotion di Bema per l’incidente
costato la vita a una donna marocchina di 41 anni, Ghizlane
Moutahir, precipitata al termine
della traversata con l’aerofune in Valtellina. L’ipotesi di
reato è omicidio colposo e l’avviso di garanzia è un atto
dovuto. L’impianto, ora sotto sequestro, attualmente occupa una
quindicina di addetti, alcuni dei quali erano in servizio
domenica, quando la turista ha perso la vita sotto lo sguardo
delle giovani nipoti che hanno filmato la tragedia con uno
smartphone.

   
I magistrati, in questi ultimi giorni, hanno avvisato tutte
le persone che potrebbero avere interesse a partecipare con un
perito di parte all’autopsia (i familiari della vittima e i
possibili diversi indagati) in programma venerdì, a cura del
patologo Luca Tajana dell’Istituto di medicina legale
dell’Università di Pavia. Intanto, nello stretto riserbo, i
militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di finanza di
Sondrio, delegati dal pm Stefano Latorre a condurre le indagini,
continuano ad ascoltare i testimoni presenti quel tragico giorno
all’incidente a Bema e anche a verificare se, in passato, ci
siano stati precedenti simili, anche se di minore gravità. Si
tratta, infatti, di raccogliere elementi utili.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



www.ansa.it 2024-05-08 19:30:26

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