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Per chi è indicata la vaccinazione contro l’encefalite trasmessa da zecche?

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La vaccinazione è indicata per chi si deve recare in aree dove questa patologia è presente e viene trasmessa. In Italia, è considerata area a rischio il Nord-Est, quindi Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. In realtà l’encefalite causata dal morso di zecca è una malattia molto diffusa in gran parte dell’Europa centro-orientale. Consigliamo la vaccinazione a tutte le persone che si recano nelle aree boschive in queste zone: forestali, ma anche coloro che vanno in vacanza in campeggio, ai ragazzi che fanno i boy-scout e che si rechino in quelle zone per i campi estivi.

Nella grande maggioranza dei casi il virus trasmesso dalla zecca dà luogo a un’infezione senza sintomi, altre volte invece si manifesta con stanchezza, febbre, mal di testa, dolori muscolari che poi scompaiono senza lasciare conseguenze. C’è però una piccola percentuale di persone, circa il 10-20%, che dopo un periodo di 10-20 giorni accusa complicanze quali infiammazione del midollo spinale, meningite, paralisi. Nei casi più gravi, l’1% circa, può essere responsabile di morte o lasciare importanti reliquati neurologici.

Il vaccino ha una efficacia protettiva importante nei confronti della malattia: non impedisce l’infezione ma riduce in maniera significativa il rischio di sviluppare l’encefalite e le altre complicanze. Si somministra in tre dosi. Il richiamo può essere fatto dopo 3-5 anni, anche se dati più recenti indicano che la protezione persiste più a lungo con la possibilità di effettuare il richiamo dopo 10 anni dalla prima vaccinazione. È un vaccino con virus inattivato che può essere somministrato anche in gravidanza. Come per tutti i medicinali i dati di efficacia e sicurezza a disposizione sono limitati per i bambini molto piccoli e i grandi anziani.

*Ha risposto Spinello Antinori, ordinario di Malattie infettive, Università degli Studi di Milano, durante il convegno “One Heath: una salute unica e una sola scienza. L’esperienza della Lombardia per la prevenzione e il contrasto delle zoonosi da vettore”.

 

Le informazioni riportate vanno intese esclusivamente a scopo informativo: non rappresentano in alcun modo una consulenza medica e non possono sostituire diagnosi o indicazioni di trattamento consigliati dal proprio medico o da uno specialista.



www.repubblica.it 2024-05-09 12:59:03

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