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Dengue, parte il monitoraggio dei contagi

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Un monitoraggio che partirà in estate sull’andamento dei casi Dengue, in forte crescita nelle ultime settimane. Più in generale un monitoraggio anche su Covid e sintomi influenzali. Lo condurrà ISI Foundation, Istituto per l’Interscambio Scientifico di Torino, che da 40 anni fa ricerca interdisciplinare sui modelli matematici dei sistemi complessi, con particolare attenzione alle epidemie.

Contagi Dengue in crescita

Il punto di partenza è il fatto che crescono i casi di infezione da virus Dengue. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, sono saliti a 197 nel primo trimestre dell’anno, ovvero 6 volte in più rispetto allo stesso periodo del 2023. E lo scorso anno, sempre l’Iss ne ha registrati oltre 200, di cui 82 autoctoni, cioè dovuti a contagi avvenuti localmente (ma in Piemonte zero casi autoctoni e 28 importati – fonte Epicentro Iss). I casi si verificano grazie all’importazione di infezioni da zone a rischio insieme alla presenza di vettori animali, come la zanzara Aedes aegypti (anche se si sono registrati casi di trasmissione da zanzara tigre), che favoriscono la trasmissione del virus da un uomo all’altro.

In questi ultimi mesi l’emergenza Dengue, soprattutto nel Sud America, ha fatto registrare un andamento decisamente più intenso rispetto agli anni precedenti. E questo aumenta di molto il rischio di importazione di nuovi casi anche in Italia.

Il monitoraggio con Influweb

La febbre Dengue è un’infezione di origine virale causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare Aedes aegypti. Normalmente la malattia dà luogo a febbre che si sviluppa nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate, accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea, vomito e irritazioni della pelle.

Il team di epidemiologia digitale della Fondazione, composto da Daniela Paolotti, Mattia Mazzoli e Nicolò Gozzi, monitorerà dunque i casi di Dengue e di tutte le varianti di Covid, attraverso la piattaforma Influweb. Si tratta di un sistema Web, attivo dal 2008, basato sul contributo volontario degli utenti online, a cui è richiesto, durante la stagione influenzale, di compilare un questionario settimanale sul proprio stato di salute e sui propri comportamenti. Influweb è il ramo italiano di un più ampio progetto europeo (Influenzanet.info) attivo anche in Belgio, Danimarca, Francia, Olanda, Regno Unito, Svezia e Svizzera. Annualmente, da oltre dieci anni, sono più di trentamila i cittadini europei che contribuiscono regolarmente e su base volontaria al monitoraggio epidemiologico tramite questo progetto.

Il rapporto diretto con le persone

La piattaforma Influweb è una delle varie attività nel settore dell’epidemiologia computazionale e digitale di ISI, sostenuta da più di 15 anni dal progetto Lagrange della Fondazione CRT di Torino e, più recentemente, dal progetto VERDI, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe.

Perché è importante avere un rapporto diretto con gli utenti e quali analisi compie ISI dai dati ottenuti? “Grazie all’aiuto dei cittadini, parte attiva nel controllo sulla diffusione delle epidemie, Influweb consente di ottenere una mappa interattiva aggiornata in tempo reale, che mostra la diffusione dei virus respiratori (con focus su influenza e Covid) nelle varie regioni italiane – spiegano i promotori -. In un perfetto modello di circolarità, le informazioni fornite dagli utenti vengono analizzate e trasformate in informazioni utili a comprendere la diffusione delle malattie infettive e del loro impatto sulla società”.

Obiettivo: prevenire l’infezione

“Per prevenire un’infezione simil-influenzale di qualunque tipologia, è fondamentale attivare meccanismi efficaci di monitoraggio sanitario. Attraverso Influweb è decisiva la partecipazione dei cittadini – dice Daniela Paolotti, coordinatrice di Influweb e Influenzanet ISI Foundation -. La nostra piattaforma, basata sul crowdsourcing, non è solo importante per coinvolgere il maggior numero di utenti possibile, ma anche per ricevere aggiornamenti regolari, a cadenza settimanale: sia in caso di malattia, sia quando non si riscontrano sintomi influenzali”.

“Ciascuno di noi può aiutare il Sistema sanitario nazionale semplicemente compilando in pochi click un veloce questionario sul proprio stato di salute – prosegue Paolotti -.Questo consente di mappare la tipologia e la diffusione dei virus influenzali per monitorare con la massima attenzione il diffondersi di malattie emergenti come la Dengue, in forte crescita anche in Italia”. E conclude: “L’invito è quindi quello di accedere alla piattaforma e immettere le informazioni richieste. Solo in questo modo possiamo analizzare e fornire in maniera tempestiva una mappa dei contagi e i livelli di allerta”.



www.repubblica.it 2024-05-16 14:37:27

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