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Infermieri introvabili: così ospedali e cliniche li cercano in tutto il mondo

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L’assessore al Welfare della Lombardia Guido Bertolaso è già volato in Sud America per cercarli insieme anche ai medici. Il ministro della Salute Orazio Schillaci li vuole invece assoldare dall’India e già sono stati siglati alcuni accordi per facilitarne l’arrivo. Gli ultimi in ordine di tempo invece sono le due più importati istituzioni socio-sanitarie cattoliche patrocinate dalla stessa Cei che gestiscono 1370 strutture per complessivi 115mila posti letto che hanno deciso di andarne ad assumere circa mille l’anno attingendo dai Paesi esteri sedi di università cattoliche e di comunità missionarie. Stiamo parlando degli infermieri, i più introvabili e ricercati del personale sanitario. Anche più dei medici. Già oggi ne mancano almeno 65-70mila, ma nei prossimi anni con il maxi esodo dei pensionamenti ne mancheranno ancora di più.

Gli ospedali religiosi li cercano nei Paesi in via di sviluppo

«Si tratta di una mission impossibile diventata possibile», ha spiegato don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della Cei, alla presentazione nella sede della Stampa Estera a Roma del progetto “Samatitanus Care”. Si tratta – spiega – del piano varato da Aris e Uneba, le due istituzioni socio-sanitarie cattoliche patrocinate dalla stessa Cei, per assumere infermieri laureati negli atenei cattolici dei Paesi in via di sviluppo da inserire negli ospedali e case di cura italiane. Un progetto, concepito nel 2021 in piena pandemia. «Il progetto Samaritanus Care vuole dare una risposta concreta e possibilmente risolutiva in un prossimo immediato futuro a queste problematiche», spiega don Angelelli, aggiungendo che l’iniziativa, «accolta con favore anche dal ministro della Salute Schillaci», prevede l’individuazione di infermieri laureati nelle università cattoliche sparse nel mondo da far venire in Italia per «essere assunti nelle istituzioni socio-sanitarie cattoliche» per un periodo di almeno tre anni.

La grave carenza di infermieri e la fuga dai corsi di laurea

Per Beatrice Mazzoleni, segretaria della Federazione nazionale operatori infermieristici (Fnopi), «nei prossimi 4 anni l’attuale quadro di circa 460 mila infermieri perderà oltre 100 mila unità» a causa del massiccio esodo degli infermieri dagli ospedali italiani. Una perdita che già dal 2022 «grava sul nostro sistema sanitario con una carenza di circa 65 mila infermieri». Ma che, avverte la segretaria della federazione degli infermieri, è destinata «ad aggravarsi sempre di più» a causa di pensionamenti, dimissioni, trasferimenti all’estero dove i trattamenti economici sono notoriamente superiori a quelli riconosciuti al personale infermieristico italiano. Il problema è legato anche al fatto che in Italia non si laureano abbastanza infermieri: negli ultimi 10 anni solo circa 12mila l’anno, troppo pochi rispetto ai fabbisogni. In più c’è una fuga dalle iscrizioni visto che alla selezione (c’è il numero chiuso a Medicina) si presenta praticamente un numero di candidati quasi uguale ai posti disponibili.

Gli altri in cerca: dal ministro Schillaci all’assessore lombardo Bertolaso

Già oltre un anno fa il ministro della Salute Schillaci aveva annunciato un piano per andare a cercare gli infermieri in India. In questo senso è stato siglato anche un memorandum di intesa dalla stessa premier Giorgia Meloni durante la sua ultima visita in India. Da allora il progetto si è scontratto con problemi burocratici e di ingresso degli infermieri che dovranno anche seguire corsi di lingua prima di lavorare nei nostri ospedali. Ma l’intenzione c’è tutta: «L’arrivo dei professionisti indiani è un argomento portato all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni – ha sottolineato Schillaci -. In Italia gli infermieri sono il vero problema per quanto riguarda le carenze di personale. Siamo tra gli ultimi in Europa per il loro numero rispetto agli abitanti, quindi nell’immediato è indispensabile far giungere personale dall’estero». Intanto nelle settimane scorse l’assessore al Welfare della Lombardia Guido Bertolaso è volato in Sud America per provare ad assoldare infermieri e anche medici, scatenando però non poche polemiche.



www.ilsole24ore.com 2024-05-18 13:59:39

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