Diario di un ragazzo autistico: “È tempo di cambiare il mondo e combattere lo stigma”
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Cari amici,
io autistico coltivo dentro di me una grande idea, un desiderio che si possa presto superare lo stigma di esclusione che spinge noi autistici ed in generale tutti noi portatori di diversità profonde ai limiti della società, esclusi da tanti percorsi di realizzazione e di autonomia che si ritiene siano negati a chi è considerato non normale.
ARCHIVIO – Diario di un ragazzo autistico
Martin Luther King aveva un sogno che il suo grande paese un giorno si sarebbe liberato dalla piaga della segregazione razziale per essere tutti finalmente solo persone, indipendentemente dal colore della pelle.
Oggi è giunto il giorno in cui la società potrà svegliarsi da un altro grande incubo, quello che discrimina tutti i diversi, autistici, down, ADHD e tutta la grande varietà di coloro che funzionano in modo diverso.
La disabilità è negli occhi di tanti che ancora ci guardano con una visione che discrimina, che esclude. Io sono una persona ed ho dei limiti. Voi non avete limiti?
Siamo tutti solo persone, tutti diversi, ciascuno unico e quindi nessuno dovrebbe essere escluso.
Sogno che un giorno ci sarà una grande manifestazione pacifica in ogni città d’Italia e prendendoci per mano potremo dirci che non c’è motivo per etichettare e poi escludere qualcuno e che al mondo c’è spazio per tutte le diversità. Siccome tutti abbiamo bisogno di inclusione, questa stessa inclusione dobbiamo riconoscerla a tutti gli altri.
Forse però oggi è il giorno in cui ciascuno di noi può maturare questa consapevolezza e quando saremo maggioranza, allora potremo invadere le strade per una grande festa.
www.repubblica.it 2024-06-07 11:47:07