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Uccise il padre, condannato a 24 anni – Notizie

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La Corte d’Assise di Monza ha
condannato a 24 anni di carcere Lorenzo D’Errico, il 37enne che
nel 2021 uccise il padre, il 65enne Carmine D’Errico, colpendolo
40 volte alla testa per una lite nata da una discussione sulle
molestie a sfondo sessuale che l’imputato avrebbe subito da
bambino, proprio da parte dei genitori.

   
L’omicidio aveva avuto luogo nell’abitazione dei D’Errico a
Cusano Milanino (Milano) e poi Lorenzo aveva bruciato il corpo
del padre in un capannone a Cerro Maggiore (Milano). L’imputato,
nel 2023 aveva ottenuto dalla medesima Corte la sospensione del
processo, dopo aver richiesto di poter aderire alla giustizia
riparativa. L’accusa ha chiesto una condanna a 26 anni.
“Siamo soddisfatti, seppur la pena detentiva è quella che è – ha
detto all’ANSA l’avvocato Luigi Chirieleison, difensore di
D’Errico – la Corte ha riconosciuto l’attenuante del dolo
d’impeto, che ha applicato anche al reato di occultamento di
cadavere. Siamo riusciti a non far ritenere sussistente
l’aggravante della crudeltà – ha proseguito il legale – e sono
state riconosciute le attenuanti generiche sia per la condotta
processuale che per dell’avvenuto risarcimento del danno ai due
fratelli prima dell’inizio del dibattimento”.

   
Aver aderito alla giustizia riparativa ha sospeso il processo
e “Lorenzo ha chiesto ai parenti se fossero disposti ad
incontrarlo ma hanno detto di no – ha spiegato l’avvocato – uno
dei due però ha accettato di ricevere una lettera di scuse da
parte sua”.

   
Per un eventuale ricorso in Appello, Chirieleison ha detto di
voler attendere le motivazioni.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



www.ansa.it 2024-06-21 16:32:07

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