Tutte le notizie qui
Backaout
Backaout

Sclerosi multipla, approvata in Europa la terapia sottocute

36

- Advertisement -


La terapia per alcune forme di sclerosi multipla diventa ancora più semplice. Ocrelizumab – il primo anticorpo monoclonale umanizzato progettato per colpire le cellule B CD20-positive, un tipo specifico di cellula immunitaria che si ritiene contribuisca in modo determinante allo sviluppo e alla progressione di questa malattia invalidante – ha ottenuto l’approvazione della Commissione Europea per la somministrazione sottocutanea. Tale modalità, rispetto a quella endovenosa già disponibile, presenta vantaggi che renderanno la terapia disponibile per un maggior numero di persone.

Una terapia più semplice

Come spiega Carlo Pozzili, Professore Ordinario Dipartimento di Scienze Neurologiche, Università Sapienza di Roma, II Facoltà di Medicina Ospedale S. Andrea, ocrelizumab ha trasformato il trattamento della sclerosi multipla: “Oggi, con l’approvazione della formulazione sottocutanea, la terapia diventa ancora più semplice richiedendo due sole somministrazioni l’anno della durata di 10 minuti”.

Nello studio di fase III Ocarina II, la somministrazione sotto cute ha raggiunto livelli non inferiori di ocrelizumab nel sangue rispetto alla via endovenosa, nonché un profilo di sicurezza ed efficacia paragonabile. Ocrelizumab sotto cute è stato ben tollerato e non sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza. Oltre il 92% dei pazienti intervistati nell’ambito dello studio si è dichiarato soddisfatto o molto soddisfatto della somministrazione sottocutanea di ocrelizumab.

Obiettivo: migliorare l’accesso alla cura

Ocrelizumab sotto cute è stato sviluppato come opzione di trattamento alternativa a quella endovenosa da somministrare due volte all’anno, al fine di adattare la somministrazione di ocrelizumab alle esigenze individuali dei pazienti e degli operatori sanitari. Se finora oltre 350.000 persone con sclerosi multipla nelle forme recidivanti e primariamente progressiva sono state trattate con ocrelizumab per via endovenosa a livello globale, grazie alla nuova modalità di somministrazione sottocutanea l’accesso alla terapia sarà più agevole e potrà essere garantito ad un maggior numero di persone, con un risparmio di tempo per pazienti, caregiver e operatori sanitari – conclude Massimo Filippi, Professore della Neurology Unit, IRCCS San Raffaele Scientific Institute, Milano; Neuroimaging Research Unit, Division of Neuroscience, IRCCS San Raffaele Scientific Institute, Milano; Vita-Salute San Raffaele University, Milano.



www.repubblica.it 2024-06-26 09:36:13

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More