Covid, abituiamoci ad averlo sempre con noi
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Si legge oggi della preoccupazione di un riemergere del Covid-19, con i contagi in aumento del 20% in Italia. Bisogna però, ora, andare nei dettagli e distinguere sul tipo di preoccupazione. Il Covid-19 è oramai una malattia endemica, quindi dobbiamo abituarci ad averlo con noi per i prossimi anni; molti anni, chissà 100 anni. Ogni tanto vedremo un piccolo aumento dei contagi, che dobbiamo sapere esser normale, perché rientra nelle caratteristiche di una malattia, appunto, endemica. Ricordiamoci che non è un virus stagionale. C’è sempre, tutti i mesi dell’anno.
Particolare attenzione per anziani e fragili
Dobbiamo perciò preoccuparci per le per persone molto anziane e/o fragili, proprio come ci preoccupiamo di proteggerli dall’influenza stagionale. Non è giustificato dare un allarme generalizzato, è bene, però, monitorare l’andamento del virus e tenere d’occhio la situazione nel Paese e nel mondo. Certo, se vogliamo proteggerci da questa malattia endemica possiamo utilizzare il presidio mascherina in luoghi chiusi ed affollati.
Si legge che circolano le varianti Covid chiamate kp2 e 3, ma cosa sono? Sono l’espressione del sempre più marcato adattamento del virus all’uomo suo ( per ora) ultimo ospite. Il ché è normale, stiamo certi che ne vedremo ancora tantissime.
L’evoluzione del virus
Nessuna di queste varianti sarà mai più contagiosa (rt circa 18 al pari del morbillo) di un virus che è oggi il più contagioso che ci sia sulla Terra; ne sarà più virulenta, poiché ricordiamoci che l’evoluzione fa sempre passi avanti, mai indietro. Alla fine dei giochi, quindi, vale il principio del “Vorrei ma Non posso”: poiché il virus vorrebbe fare di più ma non può, l’evoluzione nel gioco predatore e preda ( noi siamo le prede) non lo rende possibile
Non facciamo allora prendere dal panico se vediamo Covid in circolazione, pensiamo, invece, ai dati scientifici che possono ben raccontarci cosa di norma accade in presenza di un’endemia.
Giubileo da monitorare
C’è, però, un evento che dobbiamo monitorare con particolare attenzione: l’imminente Giubileo. Che porterà nel nostro Paese moltissime persone provenienti da tutto il mondo. Potrebbe essere l’occasione per l’arrivo di agenti patogeni, anche nuovi. Ma anche ben noti dai quali sappiamo proteggerci. Teniamo d’occhio, con cautela e senza terrorismo, la situazione.
Massimo Ciccozzi è ordinario di Epidemiologia e Statistica medica dell’Università Campus Bio-Medico di Roma
www.repubblica.it 2024-07-01 10:12:25