Dopo il vaccino posso andare in spiaggia?


L’ANDAMENTO della campagna vaccinale lascia presupporre che molti italiani saranno chiamati a fare la prima o la seconda dose di vaccino nel periodo estivo. Per questo e altri motivi, come l’evoluzione incerta dei contagi, in tanti prenoteranno all’ultimo data e destinazione del loro viaggio. Tuttavia, chi progetta di partire per la spiaggia subito dopo l’iniezione o sa già che capiterà nel bel mezzo di una settimana di mare, non dovrà evitare il sole per potenziali interazioni tra il farmaco e i raggi solari. Al netto, logicamente, degli effetti collaterali. “Sappiamo che, se vogliamo continuare le vaccinazioni con un ritmo accelerato, diverse persone avranno un appuntamento a ridosso, o durante, le vacanze” concorda Giovanni Maga, direttore dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia. “Ma non c’è alcuna controindicazione nel recarsi in spiaggia subito dopo il vaccino. Questo è un motivo in più per non rimandarlo, dato che il calo dei contagi potrebbe generare un senso di maggiore sicurezza nei confronti della pandemia e indurre alcuni a non prenotare la vaccinazione o a spostarla più avanti”.

A differenza di alcune categorie di medicinali, come gli antinfiammatori non steroidei che si prendono per curare la febbre o gli antibiotici, i vaccini non sono fotosensibili. “I farmaci spesso introducono nell’organismo molecole chimiche reattive e sensibili ai raggi solari, potenzialmente in grado di causare irritazioni cutanee. È il motivo, ad esempio, per cui si sconsiglia di prendere il sole sotto terapia antibiotica”, spiega il virologo.

“I vaccini, invece, sono preparati biologici che non contengono sostanze chimiche, bensì molecole di origine naturale non sensibili alle radiazioni ultraviolette. Non lo sono i lipidi delle nanoparticelle del vaccino a mRna messaggero, come quello di Pfizer e Moderna, e non lo sono le proteine che compongono l’involucro dell’adenovirus utilizzate nei vaccini a vettore virale, quindi quello di AstraZeneca e Johnson & Johnson”.

 

Tutto, dunque, dipende dagli effetti collaterali che induce la vaccinazione. “Una piccola parte di persone accusa reazioni avverse, ad esempio febbre e spossatezza oppure un’eruzione cutanea nel punto dell’iniezione. Dato che le prime si verificano nel giro di due giorni e la seconda dopo poche ore, il mio consiglio, al massimo, è di non esporsi al sole nella prima giornata post vaccino” suggerisce Maga. Il che non significa non andare in spiaggia, ma solo proteggersi più del solito, stando sotto l’ombrellone o coprendo la zona della puntura. “Questo perché – conclude il virologo – se si devono manifestare febbre o irritazioni, l’organismo è già sollecitato ed esponendosi al sole si corre il rischio di intensificare o prolungare il sintomo”.

Concorda Paolo Pigatto, responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia all’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, che fornisce qualche consiglio sull’utilizzo delle creme nella zona dell’iniezione. “Si può tranquillamente utilizzare un prodotto con filtro solare, con l’accortezza di non esporsi direttamente al sole” dice l’esperto. “Se invece l’area cutanea in cui è stato fatto il vaccino si gonfia o si arrossa molto non utilizzare creme antinfiammatorie, soprattutto durante il giorno, ma piuttosto creme a base di cortisone. Il mio consiglio è di utilizzarle la notte, mentre di giorno non esporsi al calore e spalmare un filtro solare”.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



www.repubblica.it 2021-05-28 06:11:44

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