Tumori: da una proteina nuove prospettive su neuroblastoma – Medicina


(ANSA) – GENOVA, 05 LUG – Una ricerca dell’Istituto Giannina
Gaslini di Genova apre nuove prospettive terapeutiche per i
pazienti affetti da neuroblastoma, il più frequente tumore
solido extracranico dell’infanzia: i risultati del progetto di
ricerca finanziato inizialmente dalla Comunità Europea e
attualmente da Airc, Fabio Pastorino, insieme ai colleghi del
Laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia, sono stati
pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Journal of
Experimental & Clinical Cancer Research.
   
L’Irccs Gaslini è uno dei più importanti centri italiani nella
cura e nella ricerca del neuroblastoma.
   
“Il Laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia di Irccs
Istituto G. Gaslini da molti anni si dedica allo sviluppo di
nanoparticelle lipidiche da utilizzare per l’incapsulamento e la
veicolazione di farmaci anti-tumorali” afferma Mirco Ponzoni,
direttore del Laboratorio. Ed è costantemente alla ricerca di
nuove proteine espresse dal tumore, e non dalle cellule sane,
per provare ad aumentare selettivamente il bersagliamento
farmacologico delle cellule di neuroblastoma. “In quest’ottica
che si colloca la ricerca del dottor Pastorino”, racconta
Ponzoni.
   
Le ricerche condotte, spiega il promotore dello studio Fabio
Pastorino, hanno mostrato che la proteina nucleare nucleolina è
espressa sulla superficie esterna delle cellule di
neuroblastoma. “Tale espressione è stata osservata non solo in
linee tumorali cresciute in vitro, ma anche in cellule di
neuroblastoma provenienti dai pazienti affetti da neuroblastoma
sviluppato”. E “l’utilizzo di una formulazione liposomiale
contenente il chemioterapico doxorubicina, e costruita per
bersagliare in modo specifico le cellule di neuroblastoma
esprimenti nucleolina, ha evidenziato un potente effetto
terapeutico, maggiore di quello ottenuto dal farmaco in forma
non liposomiale “, spiega poi Pastorino. “Il risultato ottenuto
potrà permettere di sviluppare nuove terapie anti-tumorali
basate sul bersagliamento mirato del neuroblastoma” e tale
approccio “dovrebbe garantire la diminuzione degli effetti
tossici indesiderati e l’auspicabile superamento della
resistenza ai farmaci”, viene anche spiegato. (ANSA).
   

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www.ansa.it 2021-07-05 12:29:25

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