Covid, trombosi rare dopo vaccini: Astrazeneca e mRna stesso profilo di sicurezza


“L’incidenza di eventi tromboembolici molto rari è stata di gran lunga inferiore – nei vaccini Vaxzevria di AstraZeneca e in quelli a mRNA, come Pfizer – rispetto alle persone con diagnosi di infezione da Covid-19”.

Così in una nota AstraZeneca, citando un ampio studio sul mondo reale. I dati sono stati pubblicati come pre-stampa sul server The Lancet, hanno preso in esame oltre un milione di persone e sono stati valutati i tassi di incidenza dei disturbi della coagulazione del sangue di tromboembolia e trombocitopenia, inclusa la rarissima trombosi con trombocitopenia (TTS) a seguito di vaccinazione con un vaccino mRNA o Vaxzevria.

“Questo studio nel mondo reale offre ulteriori prove del vantaggio favorevole: profilo di rischio di Vaxzeria e dimostra il ruolo fondamentale che tutti i vaccini Covid-19 stanno giocando nella lotta alla pandemia”, spiega Sir Mene Pangalos, Executive Vice President e BioPharmaceuticals R&D della multinazionale anglo-svedese.

L’analisi ha incluso 945.941 partecipanti a mRNA (778.534 con due dosi), 426.272 partecipanti a Vaxzevria, condotti tra il 27 dicembre 2020 e il 19 maggio 2021. Il campione comprendeva anche 222.710 partecipanti Covid-19 identificati tra il 1 settembre 2020 e il 1 marzo 2021 e 4.570.149 partecipanti in background del 1 gennaio 2017 da una banca dati sulla salute pubblica tenuta in Catalogna, Spagna.

I risultati sono in linea con i recenti rapporti del Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA) Yellow Card Report, il sistema britannico per la raccolta e il monitoraggio delle informazioni sui problemi di sicurezza, che mostrano anche bassi tassi di TTS dopo una seconda dose.

Non sono stati identificati fattori di rischio specifici o causa definitiva per TTS a seguito della vaccinazione Covid-19 e AstraZeneca continua a svolgere e supportare le indagini in corso sui potenziali meccanismi. Inoltre, questi eventi molto rari possono essere gestiti quando i sintomi vengono identificati e trattati in modo appropriato.

I dati sono stati confrontati con i tassi previsti in una popolazione generale e nelle persone con Covid-19. I profili di sicurezza di Vaxzevria e del vaccino a base di mRNA erano simili e nel complesso favorevoli. Sono stati osservati disturbi della coagulazione molto rari (TTS) con entrambi i vaccini, ma questi erano in linea con quanto ci si aspetterebbe nella popolazione generale e inferiori a quelli diagnosticati con Covid.

Il tempo di follow-up non è stato sufficiente per riportare i tassi dopo due dosi di Vaxzevria, sebbene altri studi abbiano mostrato che i tassi di rari eventi di coagulazione del sangue sono inferiori dopo una seconda dose.

Indipendentemente dal vaccino utilizzato, l’aumento dei tassi di trombosi tra le persone infette da Covid-19 è stato di gran lunga superiore a quello tra quelli vaccinati. I tassi di tromboembolia venosa erano otto volte più alti dopo una diagnosi di infezione da Covid rispetto al tasso previsto.



www.repubblica.it 2021-07-28 11:18:17

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