Marche, un convegno sulle novità terapeutiche



SONO circa 600mila gli interventi rinviati a causa dell’emergenza pandemia, una buona parte dei quali riguarda le neoplasie. Lo ha ricordato il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervenendo a Marcangolo, il congresso di aggiornamento sulle novità in oncologia, organizzato ormai da 13 anni nelle Marche, durante la sessione di apertura a cui sono intervenuti anche l’Assessore alla Salute della Regione Marche Filippo Saltamartini e Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. Gli stessi pazienti oncologici hanno subito i gravi effetti della pandemia per l’impatto devastante che ha avuto su di loro il Sars-Cov-2, con tanto di screening saltati, timore di recarsi negli ospedali e talvolta di ricevere le cure. “La mortalità del tumore al polmone, ad esempio, è cresciuta del 30%”, ha detto Renato Bisonni, Direttore UOC di Oncologia Medica all’Ospedale Civile Murri di Fermo e responsabile scientifico del congresso insieme a Rossana Berardi, Ordinario di Oncologia medica e Direttore della clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona, spiegando: “Vogliamo capire in quale direzione muoverci sia sul piano regionale che su quello nazionale, dal punto vista scientifico ovviamente ma la riflessione si estende anche a quello etico per valutare e definire le priorità complessive della presa in carico”. Il convegno è stato aperto anche in via telematica alle associazioni della Marcangola, la rete delle associazioni oncologiche regionali, ed ora è possibile seguirlo sulle pagine facebook ‘Oncologia Marche comunicare il cancro’.

Le novità scientifiche

“Le novità di questo ultimo anno sono diverse e molto significative nell’approccio terapeutico. Cito, ad esempio, il caso dell’immunoterapia che sta guadagnando sempre più spazio in diversi ambiti oncologici. E’ il caso del tumore al polmone per cui abbiamo avuto la conferma di una sopravvivenza importante, come dimostra lo studio Pacific sul tumori al terzo stadio o gli studi di chemio-immunoterapia con pembrolizumab o gli studi con combinazioni di doppia immunoterapia con nivolumab e ipilimumab nella malattia avanzata”, ha sottolineato Berardi. Altro esempio: le evidenze sempre più chiare del beneficio degli inibitori delle CiclineChinasi sul tumore della mammella, in grado di rendere la malattia, anche in fase metastatica, controllabile per anni. Un ulteriore esempio, l’approvazione, per la prima volta – ed è una rivoluzione di paradigma nel campo oncologico – di due farmaci agnostici, vale a dire non usati per un tipo specifico di tumore ma per colpire un bersaglio che si chiama NTRK. I pazienti che presentano una malattia, qualunque essa sia, purché NTRK sia positivo, possono accedere a questi farmaci. “Forse si perde un po’ di vista il tumore primitivo ma possiamo contare su un approfondimento molecolare che ci permette di aprire nuove opportunità in tutti i tipi di tumore, da quelli più difficili a quelli più rari”, dice ancora Berardi.

La profilazione dei tumori

Si è fatta infine più forte, in questo 2021, la necessità di una profilazione biomolecolare: per inquadrare al meglio la strategia terapeutica è infatti indispensabile possedere non solo informazioni sulle condizioni cliniche o sullo stadio della malattia, ma occorre poter contare su un profilo esteso di mappatura genetica che ci permetta di capire se ci sono mutazioni dei bersagli che possono essere colpiti. “In questo senso è risultato decisivo nella nostra regione il Molecular Tumor Board nel contesto del Centro Oncologico e di Ricerca delle Marche CORM, la cui attivazione ha permesso la valutazione di oltre 25 pazienti provenienti da tutte le oncologie marchigiane. Con la profilazione biomolecolare – conclude Berardi – siamo riusciti a non far spostare neppure un paziente, ma solo i campioni”.



www.repubblica.it 2021-12-02 16:03:56

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