Una “palestra” per imparare la medicina digitale


PAZIENTI che seguono percorsi di riabilitazione fisica da remoto senza spostarsi da casa, medici che accedono ai referti e alle immagini diagnostiche dallo smartphone ovunque si trovino, ospedali che attivano triage virtuali con app che consentono di assistere il paziente a distanza. É la sanità del futuro all’insegna del digitale, di modelli innovativi e più efficienti di assistenza e cura, e anche di medici e operatori con competenze digitali professionali adeguate. Ma dai dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano risulta che solo il 4% degli operatori sanitari possiede un livello soddisfacente delle competenze di eHealth. E proprio la mancanza di queste ultime rientra tra le criticità che spiegano come mai il processo di digitalizzazione del sistema sanitario in Italia, se messo a confronto con i Paesi OCSE, sia ancora così troppo frammentato. Non stupisce, allora, che grandi aziende dell’IT come Microsoft lancino programmi per medici e dirigenti sanitari. Succede (fisicamente) presso il Microsoft Technology Center a Milano, dove è stato realizzato l’eHealth Experience, uno spazio per la formazione, per utilizzare gli strumenti di questo comparto strategico a cui il PNRR ha riservato 15,63 miliardi di euro.

Come funziona l’eHealth Experience

Attraverso un percorso esperienziale, nell’eHealth Experience i vari attori sanitari vengono guidati in un tipico processo personalizzato di presa in carico del paziente attraverso diverse piattaforme. Per esempio, una piattaforma per l’analisi genomica che si serve anche dell’intelligenza artificiale per seguire l’andamento di una patologia O strumenti di comunicazione per promuovere gli screening. O di diagnostica, sempre basati sull’AI. E ancora i sistemi di collaborazione tra team multidisciplinari, le esperienze di telemedicina e riabilitazione da remoto, il monitoraggio dei parametri, le app per seguire i follow-up e avere i feedback da pazienti e caregiver.

Esperienze concrete

La Microsoft eHealth Experience sarà anche luogo di condivisione di buone pratiche. Medici e specialisti potranno venire a conoscenza di esperienze concrete di innovazione, come quella dell’IRCCS Ospedale San Raffaele che ha sviluppato il progetto AI-SCoRE, una piattaforma di apprendimento autonomo in grado di calcolare il rischio da Covid-19, insieme a Microsoft e NVIDIA, e con il supporto di Orobix e Porini, aziende informatiche che si occupano di AI. Sulla base di una serie di indicatori clinici e diagnostici, l’algoritmo individua – per ogni paziente che ha contratto l’infezione – la probabilità di sviluppare le forme più gravi della malattia. Il progetto mette in campo un nuovo approccio ai dati che può avere infiniti ambiti di applicazione anche per altre patologie.

Un Sistema Sanitario che rincorre la digitalizzazione

Se da un lato la pandemia ha messo a dura prova il Sistema Sanitario rendendone evidenti alcune fragilità, dall’altro ha stimolato un ripensamento dei modelli di assistenza e cura e un’accelerazione della digitalizzazione. Il Politecnico di Milano ha evidenziato come la spesa per la Sanità Digitale nel 2020 sia in effetti cresciuta del 5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di 1,5 miliardi di euro, seppur pari solo all’1,2% della spesa sanitaria pubblica. È interessante anche il potenziale del mercato della salute digitale a livello europeo: Frost & Sullivan ha stimato una crescita annua del 29,4% fino a raggiungere un valore di 17 miliardi di euro entro il 2026.



www.repubblica.it 2021-12-06 16:25:31

Barbara OrricodigitaleimparareMedicinapalestrauna