Angioedema, che cos’è la malattia di Ermal Meta



Prima la preoccupazione. “Mi si gonfiano alcune parti del viso e della testa: mi spiace, ma devo fermarmi”. Poi la rassicurazione. “Basteranno un po’ di riposo e cortisone”. Da martedì i fan di Ermal Meta si interrogano su quale possa essere il problema di salute che ha colpito il musicista albanese. Il cantante non ha lasciato trapelare ipotesi. Sulla base dei sintomi descritti, però, tutto lascia pensare a un angioedema. Una condizione che può avere cause ed evoluzioni differenti.

Edema di Quincke: di cosa si tratta?

Conosciuto anche come edema di Quincke, dal nome dell’internista tedesco che per primo lo inquadrò, l’angioedema consiste in un rapido gonfiore cutaneo: l’edema, appunto. Il gonfiore può arrivare alla mucosa e ai suoi tessuti. Il disturbo – che ha alcune caratteristiche particolari: la lunga durata (24-72 ore), la mancanza di prurito e di lesioni cutanee – colpisce soprattutto il volto e le alte vie respiratorie. Non soltanto, però. Anche le mani, i piedi, i genitali e le mucose possono essere interessati da queste tumefazioni: quasi mai causa di dolore e di prurito. Si tratta di un problema innescato da un’alterazione della permeabilità dei vasi sanguigni, che tendono a dilatarsi in seguito al rilascio di diversi mediatori (bradichinina, istamina).

Le possibili cause

Le forme più frequenti dell’edema di Quincke sono di derivazione allergica. Ma la sua comparsa può essere anche l’effetto collaterale di alcuni farmaci (soprattutto gli antipertensivi appartenenti alla classe degli ACE-inibitori e, in seconda battuta, dei sartani) e registrarsi in seguito all’assunzione di alcuni alimenti. Della lista fanno parte quelli che rappresentano la principale causa di reazioni allergiche a tavola: le arachidi, la frutta a guscio, il pesce e i crostacei. Mentre l’assunzione di cannella e bevande alcoliche può aumentare la probabilità di comparsa del problema in pazienti predisposti.

Un’origine genetica

L’angioedema può avere infatti anche un’origine genetica. È il caso della forma ereditaria, dovuta al deficit della proteina ematica C1 esterasi-inibitore: la cui funzione principale è quella di inibire il complemento, componente del sistema immunitario coinvolto nei meccanismi di difesa contro gli agenti infettivi.

Il rischio del coinvolgimento delle vie respiratorie

L’angioedema è una condizione rara. E ad evoluzione quasi sempre positiva. I rischi maggiori si corrono nel momento in cui il problema riguarda la mucosa delle vie respiratorie. In questi casi l’edema di Quincke colpisce soprattutto la lingua, il palato molle, le vie nasali, i seni nasali e la laringe. La loro ostruzione può, nei casi più gravi, portare anche al decesso del paziente. Per questo motivo è fondamentale il ricovero immediato in una struttura ospedaliera, dove i pazienti possono ricevere assistenza immediata (mediante la somministrazione di adrenalina) e le vie aeree possano essere costantemente monitorate. Il gonfiore può migliorare da solo nel giro di pochi giorni. Ma per individuare il trattamento più efficace, occorre conoscere le cause dell’angioedema. 

Come trattare l’angioedema?

Se il problema è di origine allergica, il trattamento si basa sull’utilizzo di antistaminici e del cortisone (a cui ha fatto riferimento lo stesso Meta). Nel caso in cui si sospetti il coinvolgimento di alcuni farmaci, in prima battuta si provvede alla loro sostituzione e al controllo della graduale scomparsa o meno dei sintomi. Diverso è invece il percorso da compiere se l’angioedema è di origine ereditaria: ipotesi remota però per Meta, dal momento che la malattia tende a manifestarsi fin dai primi anni di vita, in presenza di una base genetica. In questo caso – per la diagnosi occorre la conferma di laboratorio: con valori di alcune proteine del complemento più bassi rispetto a quelli attesi – la risposta agli antistaminici e ai cortisonici è quasi sempre insufficiente. Esistono però dei farmaci in grado di prevenire il gonfiore o trattarlo non appena si presenti. In genere, per alleviare i sintomi, vengono utilizzati alcuni farmaci contenenti androgeni (in grado di regolare il livello di proteine nel sangue) ed alcuni derivati dal plasma di un donatore umano sano.  



www.repubblica.it 2022-07-27 15:10:06

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