Soprattutto giovani donne, madri nella metà dei casi
(ANSA) – MILANO, 23 NOV – In Lombardia, lo scorso anno, le
richieste ai centri antiviolenza sono aumentate di oltre il 13%.
Secondo i dati dell’Osservatorio regionale antiviolenza, a
chiedere aiuto sono soprattutto giovani donne, madri nella metà
dei casi, che hanno subito maltrattamenti fisici o psicologici.
Il numero è emerso dall’intervento dell’assessore di Regione
Lombardia alla Sicurezza, Romano La Russa, al convegno ‘Non
chiamatelo amore. Come riconoscere i segnali di una relazione
abusante’ che si è tenuto oggi al Palazzo Pirelli a Milano.
“Per combattere la violenza di genere – ha spiegato
l’assessore – si rende sempre più necessario un gioco di
squadra, che deve iniziare già dai banchi di scuola”.
Per quanto riguarda i femminicidi, “i dati che ci vengono
forniti dalla Polizia testimoniano come nel 69% dei casi il
responsabile è il marito, l’ex marito o il convivente e che
spesso la vittima lascia dei figli piccoli. Le donne devono
avere il coraggio di denunciare”.
Ed è anche per questo, ha aggiunto La Russa, che è “tanto
importante e delicato il ruolo giocato dalle forze dell’ordine a
cui le donne si rivolgono in cerca di aiuto, a cominciare dagli
agenti di Polizia locale”.
Come assessorato alla Sicurezza “organizziamo focus e
specifiche sessioni sulla violenza di genere per formare i
nostri operatori di polizia locale”, ha proseguito l’assessore
sottolineando che quest’anno “abbiamo formato 221 agenti
attraverso tre corsi specifici”. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
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www.ansa.it 2022-11-23 15:57:36