Artrite psoriasica, un test online può aiutare a identificarla


Per 300mila persone in Italia psoriasi e dolori articolari sono le due facce della stessa malattia. Parliamo dell’artrite psoriasica, una condizione infiammatoria cronica tanto debilitante quanto poco conosciuta e difficile da mettere a fuoco. Ancora oggi possono volerci fino a 7 anni dall’insorgenza dei primi sintomi per arrivare alla diagnosi, col rischio di importanti danni permanenti ad articolazioni e ossa. Riconoscerla precocemente fa la differenza, perché la terapia è efficace e prima si interviene meglio è. Serve, dunque, informare i pazienti (e non solo), e – visto che un test diagnostico specifico non c’è – servono anche strumenti di screening che aiutino a identificare segni e sintomi, per esempio questionari validati da esperti, come quello disponibile sul sito vicinidipelle.it.

Artrite psoriasica o psoriasi artropatica?

Coinvolge sia pelle che articolazioni, tant’è che la diagnosi dovrebbe avvenire di concerto tra gli ambulatori di dermatologia e quelli di reumatologia: nella maggior parte dei casi è la psoriasi a comparire per prima, con i dolori articolari che incorrono dopo mesi o addirittura anni, ma succede anche il contrario, oppure le manifestazioni cutanea e articolare insorgono contemporaneamente.

“Diciamo che il nome più conciso e che meglio rappresenta la malattia è artrite psoriasica”, precisa Roberta Ramonda, reumatologa dell’Università di Padova. “Si stima che il 40% dei pazienti con psoriasi sviluppi artrite, senza distinzione tra maschi e femmine, con un picco di incidenza intorno ai 40 anni, influenzando in modo negativo la qualità di vita”.

I principali sintomi sono dolore, gonfiore, rossore e rigidità delle articolazioni. “Un sintomo tipico che dovrebbe portare a un sospetto diagnostico, soprattutto in una persona che presenta psoriasi o che ha una storia familiare di psoriasi, è il ‘dito a salsicciotto'”, aggiunge Stefano Piaserico, dermatologo dell’Università di Padova. “Spie che devono indurre ad accertamenti sono anche le lesioni ungueali e le infiammazioni, e dunque il dolore, ai tendini e alle sedi di inserzione tendinee, che in gergo si chiamano entesiti”.

L’artrite psoriasica, inoltre – avvertono gli esperti – può coinvolgere anche altri organi e apparati, per esempio l’occhio e l’intestino, accompagnandosi rispettivamente a uveiti, malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa. Altre comorbidità sono, per esempio, diabete e obesità. “Ma lo stato di infiammazione cronica può contribuire anche ad altre manifestazioni in apparenza non collegate all’artrite psoriasica, come l’infarto del miocardio o l’ictus”, continua Piaserico.

Una malattia che mette tutto in discussione

“L’artrite psoriasica compare nel pieno della vita attiva di una persona, mettendo tutto il suo futuro in dubbio”, racconta Antonella Celano, presidente Apmarr – Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare. “Vivere col dolore 365 giorni all’anno mette in discussione i progetti di carriera, di famiglia: tutto”. Per questo, secondo Celano, nel momento della comunicazione della diagnosi si dovrebbe fornire un supporto psicologico immediato e garantire un approccio multidisciplinare in cui la comunicazione e la collaborazione tra specialisti funzionino davvero. Per pensare di abbreviare i tempi della diagnosi – aggiunge – bisogna fare informazione in modo da ridurre la sottovalutazione dei sintomi, evitare che le persone rimbalzino da un ambulatorio specialistico all’altro e intervenire sulle liste d’attesa infinite.

Strumenti di screening

“Una diagnosi precoce è fondamentale per contrastare i gravi danni articolari ad alto impatto talvolta invalidanti. Ma questa finestra temporale può essere molto limitata e il ritardo diagnostico può comportare un maggior danno delle strutture ossee a livello articolare”, precisa Ramonda. “Oggi i medici hanno a disposizione terapie efficaci capaci di indurre il controllo della malattia e l’eventuale remissione in una elevata percentuale di casi a condizione che vengano iniziate tempestivamente, per cui è determinante la diagnosi precoce e il rivolgersi per tempo allo specialista reumatologo”.

Anche se non esiste un test diagnostico specifico per l’artrite reumatoide, sono disponibili strumenti di screening che aiutano a identificare segni e sintomi della malattia. Alcuni sono anche abbastanza semplici e alla portata di tutti. Per esempio, sul sito vicinidipelle.it è presente un questionario di screening validato da esperti che può facilitare la diagnosi dell’artrite psoriasica in pazienti con psoriasi. Il questionario è costituito da 5 semplici domande che indagano sull’eventuale disagio provocato da articolazioni gonfie e/o dolenti, e valutano la presenza di possibili alterazioni ungueali. Il test ha una sensibilità del 97% e una specificità del 79%. 

Il portale fornisce inoltre uno strumento per descrivere il proprio grado di dolore, un motore di ricerca per il centro clinico specializzato più vicino all’utente e informazioni verificate da esperti anche sulle strategie che possono aiutare le persone con malattie infiammatorie croniche autoimmuni a gestire la propria condizione e a stare meglio.



www.repubblica.it 2023-12-12 20:32:26

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