Un defibrillatore impiantabile ha
consentito di scoprire un infarto acuto a un paziente a rischio
di aritmie mortali e di ‘avvertire’ i cardiologi della centrale
di controllo del Policlinico Gemelli che hanno fatto arrivare
subito in ospedale l’ignaro paziente, senza sintomi specifici,
per salvargli la vita con un’angioplastica. Questa è la storia
di Mario, narrata dai suoi cardiologi su British Medical Journal
Case Reports.
“Nutriamo grandi aspettative sulle nuove opportunità offerte
dai sistemi di controllo a distanza dei pazienti – commenta il
professor Francesco Burzotta, direttore della UOC di Cardiologia
di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e Associato di
Cardiologia all’università Cattolica del Sacro Cuore -. Per
strutture ad elevato flusso di pazienti come la nostra, poterli
seguire anche a distanza, consente di evitare tante visite
ambulatoriali ‘di controllo’ inutili, risparmiando ai pazienti
spostamenti e giornate lavorative perse e allo stesso tempo,
abbreviando i tempi d’attesa per altri pazienti che necessitano
invece di valutazioni ambulatoriali o di ricovero. Con il
monitoraggio a distanza andiamo così di fatto ad incrementare le
nostre potenzialità terapeutiche e ad offrire una migliore
assistenza ai nostri pazienti”.
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www.ansa.it 2024-03-22 13:31:19