Antitetanica: test anticorpale, ciclo completo o richiamo?


Dopo 44 anni dal ciclo completo che mi è stato fatto durante il servizio militare (1980), ho fatto il richiamo per l’antitetanica. Il medico dell’ASL mi ha però comunicato che, se non trovo un documento delle vaccinazioni antitetaniche eseguite, dovrò rifare tutto il ciclo di base di 3 dosi in 6 mesi. Io, invece, preferirei fare il test anticorpale. Come è meglio procedere?

 

Gentile lettore,

è vero che attraverso il test anticorpale può avere la conferma dell’avvenuta vaccinazione e procedere, quindi, con un semplice richiamo, sufficiente a ripristinare una buona immunità nei confronti di questa malattia. In questo specifico caso, vista la tempistica, è virtualmente certo che il vaccino antitetanico sia stato effettuato nel corso del servizio militare, e quindi si potrebbe ritenere superfluo fare il test.

Un’ulteriore considerazione da fare, però, è che comunque, nell’incertezza, riavviare l’intero ciclo vaccinale non comporterebbe nessun rischio, e quindi per una maggiore garanzia si potrebbe ripartire con l’intera vaccinazione, anche in considerazione del fatto che l’esecuzione del test anticorpale per il tetano non è di facile reperimento.

In conclusione, anche alla luce del fatto che il richiamo dovrebbe essere eseguito a 5 anni (massimo 10 anni) dall’avvenuta immunizzazione, si può essere d’accordo con il medico che indica come strada più semplice e migliore quella di riavviare l’intero ciclo vaccinale.

*Massimo Andreoni, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit).

Le informazioni riportate vanno intese esclusivamente a scopo informativo: non rappresentano in alcun modo una consulenza medica e non possono sostituire diagnosi o indicazioni di trattamento consigliati dal proprio medico o da uno specialista.



www.repubblica.it 2024-05-22 13:14:29

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