Enhanced Games rischiosi per sicurezza e salute degli atleti



Gli Enhanced Games sono una “manifestazione rischiosa per la sicurezza e la salute degli atleti”. Così la Federazione internazionale di medicina dello sport (Fims) esprime, in una nota, una ferma critica nei confronti degli organizzatori di queste attività, citando, a tale proposito, quanto pubblicato in un articolo apparso oggi sul British Journal of Sports Medicine. La Fims sottolinea infatti di essere fermamente contraria agli Enhanced Games che continuano a non prendere le distanze dall’uso di sostanze proibite. In gioco, secondo gli specialisti, c’è “la salute stessa degli atleti che rischia di essere compromessa sia a breve che a lungo termine”. Nell’articolo, la Fims dice di sì allo screening medico pianificato per confermare l’idoneità degli atleti a competere agli Enhanced Games, ma avverte che nessuno screening medico attuale può garantire davvero la sicurezza degli stessi o mitigare i potenziali rischi per la salute delle sostanze vietate.

“La priorità della Fims – afferma Fabio Pigozzi, presidente della Federazione – è quella di salvaguardare senza eccezioni i tre principi cardine che stanno alla base dell’assistenza medica degli atleti: analisi scientifica, studio della condizione fisica dell’individuo e tutela della salute. Questi principi sono incongruenti con l’attuale filosofia degli Enhanced Games. Inoltre la nostra preoccupazione è che i giovani vengano sfruttati nella ricerca di fama e fortuna e finiscano col subire il fascino di nuove ricche manifestazioni”.

Secondo gli specialisti, nonostante l’opposizione di molti nel movimento sportivo globale, è probabile che gli Enhanced Games, in qualche modo vadano avanti, dato il loro sostegno finanziario, contribuendo, magari involontariamente, alla lotta contro chi bara facendo uso di sostanze proibite per eccellere nello sport. Se fosse infatti possibile effettuare controlli antidoping a scopo di ricerca, questo nuovo tipo di giochi potrebbe essere utilizzato dagli stessi esperti antidoping, con l’appropriato consenso informato dei partecipanti, per comprendere meglio il ciclo di vita di diverse sostanze e/o metodi e i loro effetti sulla salute e sulle prestazioni d’élite. Le organizzazioni antidoping dotate di queste informazioni potrebbero quindi elaborare metodi più intelligenti e diretti per rilevare l’uso di droghe nello sport e informare meglio gli atleti sui potenziali effetti dannosi per la salute derivanti dall’uso di sostanze proibite. Resta questa una valutazione strettamente scientifica che non può in alcun modo scavalcare i principi etici propri della medicina dello sport e sui quali la Fims ha fondato la sua stessa storia.

“La nostra priorità – sottolinea Yannis Pitsiladis, Chairman della Commissione scientifica della Fims – è tutelare la salute degli atleti e promuovere uno sport giusto e inclusivo. Siamo in prima linea nelle innovazioni nello sport e quindi non ci opponiamo ai progressi nell’organizzazione sportiva, nella tecnologia e nella medicina. Ma solo se si tutela la salute degli atleti – conclude – si reprime rigorosamente ogni forma di imbroglio e si rispettano i principi etici che sono alla base del movimento olimpico e dello sport mondiale”.

Il progetto degli Enhanced Games prevede di organizzare dei giochi annuali a partire dal 2025, con cinque discipline diverse (atletica leggera, nuoto, ginnastica, sollevamento pesi e sport da combattimento) e la possibilità per gli atleti in gara di non essere sottoposti alle norme e ai controlli anti-doping previste dalla Wada, l’Agenzia Mondiale Anti-Doping, e dalle varie federazioni nazionali. Quindi di poter far uso prima e durante le competizioni di sostanze proibite, come per esempio, gli steroidi anabolizzanti, che aiutano la crescita della massa muscolare.



www.adnkronos.com 2024-05-31 18:05:50

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