Caso Uss, il russo arrestato chiede la scarcerazione al Riesame – Notizie


Ha chiesto la scarcerazione, con
ricorso al Riesame di Milano, Dmitry Chirakadze, 54 anni,
aristocratico russo, con legami con funzionari e oligarchi di
Mosca, arrestato giovedì scorso con l’accusa di essere stato il
“coordinatore” del piano che il 22 marzo dello scorso anno ha
portato l’amico e socio d’affari Artem Uss, che era ai
domiciliari a Basiglio (Milano) in attesa di estradizione negli
Usa, fuori dall’Italia e con un volo fino in Russia, dove si
troverebbe tuttora.

   
L’istanza di revoca della misura cautelare è stata depositata
oggi dal suo legale, l’avvocata Tatiana Della Marra. Il 54enne,
detto “Dima” e che, tra l’altro, pare sia stato anche
vicegovernatore di una regione russa e che ha rischiato in
passato anche di essere ucciso, ieri era rimasto in silenzio
nell’interrogatorio davanti al gip di Milano Sara Cipolla, che
ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere (è
detenuto ad Opera) nell’inchiesta dei carabinieri del Nucleo
investigativo di Milano e del pm Giovanna Tarzia.
Indagine che, dopo che sono stati arrestati nei mesi scorsi
anche tre componenti del “commando” che seguiva le disposizioni
del 54enne, va avanti per verificare se altri russi, anche
probabilmente legati ai servizi segreti, siano coinvolti
nell’operazione di “esfiltrazione” e se ci siano stati
eventualmente anche “appoggi” in Italia. Si cerca, in sostanza,
anche la “vera mente” del blitz.

   
Dagli atti delle indagini viene a galla un intreccio di
interessi molto esteso tra “Dima”, la famiglia Uss e il potere
russo, anche in importanti aziende minerarie e legate ai
ministeri.

   

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www.ansa.it 2024-06-18 19:10:14

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