Figli in vacanza, cosa portare? Ecco la valigia a misura di bimbo



Finita la scuola, comincia il ‘baby-esodo’. Con i nonni o gli zii mentre i genitori ancora lavorano, insieme a uno dei due intanto che l’altro attende le ferie oppure il suo turno, in gita lunga con gli amici o ai campi estivi fuori città, ‘a carico’ della famiglia del compagno del cuore se proprio mancano altre opzioni. Svariate le formule per mandare il bimbo in vacanza, uguale il dilemma: cosa mettere in valigia?

Dal ‘parco creme’ per chi va al mare all’outfit ‘a cipolla’ per chi è diretto ai monti, ogni viaggio ha certamente il suo bagaglio. Con qualche punto fermo, però: “Il costume da bagno è essenziale indipendentemente dalla meta, perché ovunque si trovi un bambino cerca (e trova) la piscina. Irrinunciabile la palla”, un ‘must have’ intramontabile, oggetto irresistibile anche per i figli dell’era digitale. E poi il peluche con cui dormire: “Indispensabile, anzi obbligatorio, se il piccolo ne ha uno da cui non si separa mai”, pena la notte in bianco. A passare in rassegna per l’Adnkronos Salute gli oggetti da non dimenticare a casa è il pediatra Italo Farnetani. L’esperto, professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta, suddivide idealmente la valigia dei bimbi in 4 scompartimenti corrispondenti ad altrettanti ambiti: “Salute, benessere, divertimento e abbigliamento”.

Per la salute

Capitolo salute: su questo fronte “non serve molto – spiega il medico – perché d’estate circolano poche malattie, quindi la cosa importante è avere con sé del paracetamolo da usare in caso di rialzo termico”. Un rimedio ‘2 in 1’, considerando che “questo farmaco, oltre che antifebbrile, è anche un potente antidolorifico. Utili inoltre un disinfettante e delle garze sterili, fondamentali in particolare” per i baby-viaggiatori “tra i 4 e gli 8 anni, specie se maschi, perché è la fascia d’età in cui i bambini esplorano e sono più a rischio di piccoli infortuni. Bisogna poi ricordarsi – continua Farnetani – che in estate è indispensabile avere sempre a disposizione acqua da bere. Pertanto, soprattutto per il viaggio e le prime ore in cui si arriva nella località di vacanza, è bene essere autosufficienti” riguardo a questa risorsa “assicurandosi una quantità congrua di bottigliette d’acqua, quelle di plastica da mezzo litro che piacciono tantissimo ai piccoli perché possono anche bere direttamente dalla bottiglia senza il pericolo di traumi ai denti o alla bocca. Per il viaggio è importante inoltre tenere a portata di mano dei cibi solidi“, dal cracker al grissino, dalla schiacciatina alla pizzetta o la focaccia, “perché questi prodotti secchi riducono la presenza di liquidi nello stomaco che sono quelli responsabili del mal d’auto”, piuttosto che del mal d’aria o del mal di mare.

Per il benessere

Nel settore benessere, prosegue il pediatra, “non devono mancare 2 prodotti: una crema protettiva per quando ci si espone al sole, e consiglio di acquistarla in farmacia o parafarmacia, e un prodotto repellente contro gli insetti in formulazioni che possono usare anche i bimbi più piccoli”. Se il beauty case è capiente, “meglio portare con sé anche un doposole o comunque una crema emolliente idratante, perché con l’esposizione al sole, con il vento e il sudore, la pelle tende a seccarsi”. Quanto a “cappellino e occhiali da sole“, sempre raccomandati, potrebbero rivelarsi una battaglia persa in partenza: “In genere i bambini non li vogliono portare – osserva l’esperto – e se non ci sono abituati, è difficile che cambino routine in vacanza”.

Per il gioco

Scomparto divertimento: “Teniamo presente che il gioco preferito da tutti i bambini e le bambine quando sono all’aria aperta è, da sempre, la palla (o il pallone). Che si vada al mare, in montagna o in campagna, che si visiti una città d’arte o si scelga una meta all’estero, chi può se la porti sempre dietro – ‘prescrive’ Farnetani – altrimenti la acquisti immediatamente all’arrivo. Ugualmente, in qualunque posto si vada è necessario avere l’attrezzatura da mare o piscina. Perché i bambini, in qualsiasi luogo del mondo si rechino, come prima cosa cercheranno sempre la piscina e non appena la troveranno vorranno tuffarsi. Dunque non dimenticare mai il costume, le ciabatte e, chi può, anche la maschera o gli occhiali, grande divertimento dei più piccoli. Chi frequenta spiagge con sassi o scogli non scordi le scarpette da acqua. E naturalmente, finché il bimbo non sa nuotare, serviranno sempre i braccioli”.

Per vestirsi

Infine l’abbigliamento. La premessa del medico è che “i bambini sudano poco, in modo insufficiente rispetto agli adulti, perciò disperdono meno calore. Serviranno allora abiti leggeri“, avverte Farnetani che invita a pensare soprattutto alla voglia di libertà, di gioco e di movimento dei piccoli: se per chi va al mare gli indumenti non possono che essere da spiaggia (costumi, calzoncini, magliette e teli vari), “alle famiglie che optano per montagna, agriturismi o città d’arte suggerisco numerosi ricambi di abiti e scarpe, per assicurare ai bimbi il massimo agio in tutte le loro attività. Chi va sui monti, in particolare, predisponga un abbigliamento ‘a cipolla’ proprio perché i bambini sopportano il caldo meno degli adulti ed è importante che si possano vestire e svestire in base alle necessità”.

In viaggio col bebè

“Un consiglio in più” il pediatra lo rivolge “a chi parte con piccoli minori di 6 mesi: è indispensabile avere tutto doppio, dal succhiotto al biberon – ammonisce – ovviamente un’ampia riserva di pannolini e, se il bambino segue un’alimentazione artificiale, è consigliabile portarsi dietro una piccola scorta dei prodotti consumati abitualmente. Perché talvolta, a parità di aspetto nutrizionale, da un alimento all’altro può cambiare la sapidità e i piccoli potrebbero non accettare il nuovo sapore, essendo estremamente metodici e ‘conservatori'”. Infine, “se il bimbo o la bimba ha un suo gioco preferito, se possibile va portato in vacanza in modo da garantire una continuità tra casa e località di villeggiatura. Se poi, come spesso accade ai più piccoli, il bambino vuole dormire con un oggetto, per esempio un peluche, in questo caso è indispensabile portarselo dietro. Direi obbligatorio”.

E lo studio?

E a chi obietta che la valigia è quella che è e tutto non ci entra, Farnetani ricorda come trovare un angolino in più: “Sono assolutamente vietati i compiti delle vacanze“, ribadisce il medico, acerrimo nemico di libri e quaderni nei giorni extra-scuola. “Lo spazio che libereranno eliminandoli – chiosa – i genitori potranno riempirlo con tutto ciò che serve davvero”.



www.adnkronos.com 2024-06-22 15:46:27

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