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Yara: Cassazione, udienza anche su conservazione reperti – Lombardia

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Si terrà a Bergamo. Difesa, affermato principio di diritto

(ANSA) – MILANO, 24 MAG – Si terrà una nuova udienza davanti
alla Corte d’assise di Bergamo anche sulla richiesta degli
avvocati di Massimo Bossetti di avere informazioni sullo stato
di conservazione dei reperti che i difensori del muratore
condannato in via definitiva per l’omicidio di Yara Gambirasio
chiedono di poter analizzare.
   
Lo ha deciso la Cassazione, annullando il provvedimento con
il quale il presidente della Corte d’assise orobica, Giovanni
Petillo, aveva dichiarato inammissibile l’istanza. Così come era
successo per la questione sollevata dagli avvocati Claudio
Salvagni e Paolo Camporini di poter nuovamente disporre dei
reparti in vista di un’eventuale richiesta di revisione della
sentenza di condanna all’ergastolo. In quel caso la Suprema
Corte aveva deciso che non potesse essere il solo presidente a
decidere ma doveva essere l’intera Corte.
   
La settimana scorsa, si era quindi tenuta a Bergamo
un’udienza al termine della quale i giudici si erano riservati
di decidere, cosa che non hanno ancora fatto. Per l’avvocato
Salvagni, “un’altra volta la Corte di Cassazione stabilisce un
principio di diritto: che sia i giudice dell’esecuzione (appunto
la Corte d’Assise di Bergamo ndr.) a dover dare le risposte alle
domande che poniamo. Sono soddisfatto”.
   
Da tempo la difesa chiede di poter analizzare campioni e
reperti e la ripetizione dell’esame del Dna, la cosiddetta
‘Prova regina’ che ha portato alla condanna di Bossetti per
l’omicidio della tredicenne.
   
Nella scorsa udienza si aveva avuto conferma che la traccia
31 G20, trovata sui leggins della ragazza uccisa e che fu
stabilito appartenere a Bossetti, è effettivamente esaurita.
   
(ANSA).
   

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