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Covid: 927 positivi, 28 vittime – Sanità

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Sono 28 e non 10 le vittime per il Covid registrate nelle ultime 24 ore in Italia. Il dato è stato rettificato dal ministero della Salute, secondo cui Friuli Venezia Giulia e Veneto, “come riportato nella nota” che accompagna la tabella quotidiana, hanno svolto dei “ricalcoli che hanno portato a modificare i numeri acquisiti”.

Sono 927 i positivi al test del coronavirus in Italia in 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Mercoledì erano stati 951. I casi dall’inizio dell’epidemia sono 4.255.700, i morti 127.362. I dimessi ed i guariti sono invece 4.066.029, con un incremento di 6.566 rispetto a ieri, mentre gli attualmente positivi scendono a 62.309, in calo di 6.310 in 24 ore. In isolamento domiciliare ci sono 59.954 persone (-6.181).

Effettuati 188.191 tamponi molecolari e antigenici in 24 ore, 198.031 il giorno prima. Il tasso di positività è dello 0,5%, uguale a quello del giorno precedente.

Sono 328 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, con un calo di 16 nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 12 (mercoledì erano stati 4). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.027, in calo di 113 unità.

“Pensando alla ripresa dobbiamo avere avere visione del futuro. Abbiamo ben congegnato il sistema per l’erogazione dei vaccini: un grande lavoro fatto da Regioni e Province autonome – che hanno seguito le indicazioni della struttura commissariale – dai vaccinatori. E’ tutta l’Italia che fa squadra e quando si fa squadra si vince. Questa è l’Italia che rinasce”, ha detto il Commissario dell’emergenza Francesco Figliuolo intervenendo alla presentazione del saggio di cui ha scritto la prefazione “Generazione V. Virus, vaccini e varianti. Viaggio nella nuova normalità” (edito da Paesi Edizioni), scritto da Guido Rasi, ex numero uno dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) e direttore scientifico di Consulcesi (azienda di assistenza legale e di formazione ai professionisti sanitari). “E’ importante la fiducia dei cittadini, quando le istituzioni sono credibili e i cittadini lo percepiscono e danno meglio di sé”, ha aggiunto. Secondo Figliuolo “la variante Delta preoccupa, ma abbiamo fiducia nella scienza, i vaccini proteggono. Ma questo ci deve indurre a continuare ad avere comportamenti corretti. Le istituzioni in questo devono dare l’esempio”. 

“Abbiamo vissuto mesi indimenticabili e siamo ancora dentro una battaglia che stiamo affrontando con ogni energia. Eppure siamo in una situazione diversa rispetto alle settimane precedenti. Grazie alla campagna di vaccinazione, siamo nelle condizioni di poter gradualmente tornare ad abitudini che avevamo dovuto per forza mettere da parte, anche se non dobbiamo sottovalutare questo momento, possiamo immaginare con più forza il futuro del nostro servizio sanitario nazionale”, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo con un videomessaggio alla presentazione del libro-formazione. “I numeri sono sotto gli occhi di tutti: fino a poche settimane fa avevamo 3800 persone in terapia intensiva, ora siamo sotto i 400, il 90% in meno; abbiamo sfiorato le 30.000 persone ricoverate in area medica, e ora siamo sotto le 2500, ancora più del 90% in meno. E anche il dato più brutto, quello dei decessi è molto sceso rispetto alle settimane precedenti ma dobbiamo continuare a lavorare con la massima attenzione perché l’obiettivo di tutti noi deve essere arrivare a zero decessi in tutte le regioni d’Italia”, ha aggiunto Speranza. E ha continuato: “Dopo mesi così difficili, abbiamo finalmente anche le risorse, grazie all’unione Europea e grazie all’impegno del governo delle regioni, per programmare e disegnare il servizio sanitario nazionale del futuro. Oggi si apre una fase di opportunità perché abbiamo risorse, strumenti e conoscenze che ci mettono nelle condizioni di rendere sempre più forte il nostro servizio sanitario nazionale e credo che questa sia la sfida di tutti noi. “Una sfida – ha concluso – che richiede un grande patto nel paese, la sanità e il nostro Servizio Sanitario Nazionale come prima mattonella per il rilancio dell’Italia”.

“La vaccinazione eterologa, cioè con una seconda dose di vaccino diverso dalla prima non è una sperimentazione. Bisognava comunicare meglio. Il numeri dei vaccinati con eterologa non sono pochi, poichè le aziende farmaceutiche hanno già fatto i cosiddetti studi ponte, per esempio per la terza dose con l’uso di diverso vaccino. E gli studi su sicurezza e efficacia erano già stati fatti”, ha spiegato Guido Rasi. “Da immunologo sono convintissimo e da regolatore pure”, ha aggiunto.



www.ansa.it 2021-06-24 17:43:10

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