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Alessio Boni tra memoria e sogni nel cassetto – Lombardia

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E’ Walter Bonatti sul set, Moliere al Campania festival il 10/7

(di Elisabetta Stefanelli)
(ANSA) – ROMA, 04 LUG – Non nega Alessio Boni di volersi
dedicare alla regia cinematografica: ”Vorrei ma ci vuole almeno
un anno di tempo ed ora non posso fermarmi un anno siamo stati
già tanto fermi’, tengo famiglia” dice e ride felice di quel
bambino che da un anno e mezzo gli ha cambiato la vita. Per ora
gira i teatri d’Italia come attore e regista. ”Ho debuttato
con Molière a Lucca con uno straordinario musicista che si
chiama Alessandro Quarta e saremo il 10 luglio al Campania
teatro festival”, e poi ancora le letture di Dante, Don
Chisciotte. A quando La compagnia del cigno 3? ”Non si sa, la
Rai…i palinsesti tutto molto complicato… vedremo. Ma è stata
un’esperienza bellissima i ragazzi sono straordinari”. Da
pochi giorni comunque per la Rai è sul set de Le montagne del
cuore, storia di Walter Bonatti che Alessio Boni, studia da
tempo e gli è entrata nell’anima, ne parla piegando le dita come
per afferrare le pareti della montagna da scalare. ”Walter
Bonatti – spiega – era un uomo che non si poneva limiti, che
andava dritto al cuore dei suoi obiettivi e poi era nato per la
montagna, per lui erano una passeggiata cose impossibili per
altri”. Bonatti nasce a Bergamo nel 1930, poco lontano da dove
è nato – il 4 luglio del 1966 – anche Boni (l’attore è di
Sarnico nei pressi del Lago d’Iseo) che non avrà difficoltà con
l’idioma natio, e muore a Roma il 13 settembre del 2011 giusto
dieci anni fa. Il film, spiega “parla soprattutto della sua
grande storia d’amore con Rossana Podestà”, che è interpretata
da Nicole Grimaudo, mentre la regia è di Stefano Vicario.
   
L’attore alterna la sua presenza sul set del docufilm con gli
altri impegni di questo felice periodo dopo lo stop dovuto alla
pandemia, nel quale però non ha certo perso tempo e realizzato
il libro ”Mordere la nebbia” (Solferino), in cui in una sorta
di romanzo di formazione racconta la sua determinazione nel
diventare un attore, anzi ”un uomo”, come ama dire lui. Presto
lo vedremo anche nel film che ha finito di girare per Marco
Tullio Giordana, che gli diede il ruolo di Matteo Carati ne La
meglio gioventù, un film per Netflix che racconta la vicenda di
Yara Gambirasio. (ANSA).
   

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