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Venti milioni di immunizzati ‘Ma la sfida non è vinta’ – Sanità

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L’Italia sta per tagliare il traguardo dei 20 milioni di immunizzati. ‘Ma la sfida non è ancora vinta’, avverte il ministro della Salute Speranza. La campagna di vaccinazioni punta ora su teen ager e over60 che non hanno ancora ricevuto la prima dose, per garantire l’avvio della scuola e un autunno in sicurezza, malgrado i prevedibili effetti della variante Delta. Intanto, 5mila giovani, anche dall’estero, hanno partecipato a un maxi-rave illegale nel Pisano. I gestori delle discoteche insistono: ‘Fateci riaprire, i locali sono sicuri’.

Si apprestano a tagliare il traguardo dei 20 milioni – oltre un terzo della popolazione complessiva – gli italiani immunizzati contro il Covid. L’ultimo numero della struttura del commissario Francesco Figliuolo indica a metà pomeriggio 19.960.078 persone con entrambe le dosi fatte (o la dose unica). Da Palazzo Chigi fanno sapere che la campagna “procede regolarmente secondo programma”. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, invita tuttavia alla prudenza: “non dobbiamo – avverte – assolutamente considerare vinta questa sfida, la partita è ancora tutta da giocare e l’epidemia non è chiusa”.

Diverse Regioni sono alle prese con lo slittamento delle prenotazioni, tenendo conto dello stop di Astrazeneca e Johnson&Johnson per gli under 60 e di un calo delle forniture del 5% per il mese di luglio dei vaccini a Rna messaggero (Pfizer e Moderna). In Puglia a rimandare l’appuntamento con l’iniezione saranno solamente gli under 30 e non gli oltre 50 come in un primo momento comunicato, dopo aver appreso che Moderna consegnerà alla Regione, fino al 15 agosto, poco più di 50mila dosi in più rispetto al piano iniziale. Nel Lazio la mancanza di circa 100mila dosi di Pfizer ha determinato lo stop delle prenotazioni per gli over 17 ed il posticipo della campagna per i ragazzi tra i 12 e 16 anni. Non è comunque in discussione, come ha ribadito più volte il generale Figliuolo, la conclusione della campagna entro settembre ed il raggiungimento dell’immunità di gregge, con la copertura dell’80% della popolazione vaccinabile.

“Se finora poteva essere anche accettato un atteggiamento di prudenza riguardo al vaccino facendo un rapporto costo-beneficio, e si poteva in qualche maniera pensare di aspettare e vedere l’evoluzione, il quadro epidemiologico, con la variante Delta, che abbiamo di fronte porta in qualche maniera come consiglio di affrettarsi a fare la vaccinazione prima dell’inizio della scuola”. Così all’ANSA il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) Filippo Anelli sulla vaccinazione degli adolescenti. Mentre per una spinta tra gli over 60 serve ora superare gli hub e coinvolgere “i medici di base”.

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