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Lo spuntino salvacuore? Quello con frutta e verdura

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L’alimentazione migliore per cuore ed arterie, e non solo, è quella che segue i dettami della dieta mediterranea. Frutta, verdura, alimenti integrali, pesce, olio extravergine d’oliva, frutti a guscio, solo per citare qualche ingrediente del regime dei nostri nonni. Fatta questa precisazione, vale la pena di sottolineare i risultati di una ricerca apparsa sul Journal of American Heart Association, coordinata da Ying Li dell’Università di Harbin, in Cina, che ha provato ad andare oltre a queste regole generali, puntando non tanto sull’alimentazione in toto, quanto sui tempi di assunzione di specifici alimenti, ovvero a considerare i modelli dietetici nell’ambito dei diversi pasti.

I risultati fanno sicuramente riflettere: se si consumano spuntini ricchi di amidi (in pratica gli esperti parlano di derivati delle patate bianche, le classiche “chips”) dopo ogni pasto si registra un incremento del rischio di morte legata a malattie cardiovascolari, mentre al contrario il consumo di frutta, verdura e latticini nell’ambito di momenti specifici della giornata potrebbe risultare protettivo in questa chiave.

L’indagine

L’indagine ha preso in esame oltre 21.500 persone che hanno partecipato all’indagine Nhanes (National Health and Nutrition Examination Survey) condotta su donne e uomini di età superiore ai 30 anni seguite dal 2003 al 2014. I dati raccolti sono stati poi messi a confronto con quelli dei decessi osservati in questa popolazione per le diverse cause. Gli schemi alimentari considerati sono stati diversi. Per la colazione sono stati presi in esame la classica colazione occidentale, la colazione ricca di amidi e quella a base di frutta. Il pranzo occidentale, il pranzo a base di verdure e il pranzo a base di frutta sono stati identificati come i principali modelli dietetici per il pasto di metà giornata. La cena occidentale, la cena a base di verdure e la cena a base di frutta sono state identificate come i principali modelli dietetici per la cena.

Importante è anche la valutazione degli spuntini, che sono stati raccolti in snack di cereali, snack ricchi di amido, snack alla frutta e snack a base di latticini sono stati identificati come i principali modelli di snack tra i pasti. I partecipanti al gruppo del pranzo occidentale hanno consumato la maggior parte delle porzioni di cereali raffinati, grassi solidi, formaggio, zuccheri aggiunti e salumi. I partecipanti al gruppo del pranzo a base di frutta hanno assunto la maggior parte delle porzioni di cereali integrali, frutta, yogurt e noci. I partecipanti al gruppo della cena a base di verdure hanno invece ingerito la maggior parte delle porzioni di verdure scure, verdure rosse e arancioni, pomodori, altre verdure e legumi.

I risultati dicono che il classico pranzo che contiene cereali raffinati, formaggio e salumi è stato associato a un aumento del 44% del rischio di morte per malattie cardiovascolari. Quando si preferiva la frutta il rischio è apparso invece ridotto del 34%. La cena a base di verdure è stata associata a una riduzione del 23% e del 31% delle malattie cardiovascolari e della mortalità per tutte le cause. Infine, lo spuntino ricco di amidi come quelli contenuti nelle patate alla fine del pasto è risultato associato a un aumento del rischio di mortalità per tutte le cause del 50-52% e del rischio di mortalità correlata a malattie cardiovascolari del 44-57%.

“E’ una ulteriore prova, qualora ne patissimo la mancanza, che la sostituzione di snack salati derivati dalle patate bianche (leggi chips) con frutta, verdura o yogurt sia salutare e che la conversione di un pranzo o cena tipica occidentale con qualcosa di più mediterraneo non possa che apportare benefici alla salute – commenta Andrea Ghiselli, Presidente Sisa (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione) – la riduzione del rischio non è di piccola entità perché varia da un terzo alla metà. Ancora una volta i dati dimostrano piuttosto chiaramente che uno spuntino a base di frutta tra colazione e pranzo, un pranzo a base di frutta e yogurt, una cena caratterizzata da un alto apporto di vegetali e uno snack dopo cena a base di prodotti lattiero caseari sono associati a ridotta mortalità per malattie cardiovascolari, cancro, e per tutte le cause, mentre al contrario le abitudini occidentali sono collegate ad un rischio di mortalità maggiore”. 



www.repubblica.it 2021-07-03 09:12:00

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