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Covid: più difese in vacanza con pieno di vitamina D e sonno – Medicina

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Le ferie di quest’anno potrebbero essere l’occasione da sfruttare per potenziare il sistema immunitario e renderlo più efficiente contro il virus Sars-Cov-2 anche grazie all’azione di alcuni ormoni ‘amici dell’estate’. A spiegarlo sono gli esperti della Sie, la Società italiana di endocrinologia, in occasione del 41° Congresso nazionale che si terrà a Roma dal 14 al 17 luglio.

Almeno 30 minuti al giorno di esposizione al sole in modo corretto, bastano infatti per ricaricarsi della giusta dose di vitamina D, un ormone che modula in positivo la risposta immunitaria. Lo stesso succede regalandosi almeno otto ore di sonno a notte, eventualmente aiutandosi con la melatonina che si sta valutando come possibile ‘ormone anti-Covid-19’. Anche staccare dal lavoro e concedersi il meritato relax abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, rinforzando le difese immunitarie; esercitarsi per 30 minuti, infine, comporta la produzione di miochine, rilasciate dal muscolo che migliorano il metabolismo, riducono l’infiammazione e aiutano a restare in salute. Ma attenzione agli integratori: sono utili se c’è carenza e sotto controllo dello specialista.

“Oltre alla nota azione benefica sull’osso, la vitamina D può agire anche in numerosi altri organi del corpo umano e nel miglioramento delle difese immunitarie”, spiega Francesco Giorgino, presidente Sie. “La vitamina D – aggiunge Annamaria Colao, presidente eletto della stessa società – è importante per regolare il funzionamento del sistema immunitario e impedire le reazioni esagerate che portano alla tempesta citochinica infiammatoria che le evidenze cliniche annoverano fra i principali responsabili dell’aggravarsi della malattia” di Covid-19.

Le vacanze estive devono essere una buona occasione per staccare la spina e ridurre la quantità in circolo di cortisolo, l’ormone dello stress, che se in eccesso può compromettere le risposte immunitarie. “E’ un ormone fondamentale per la risposta allo stress e ha un preciso ritmo circadiano: ogni giorno c’è un picco di produzione fra le 6 e le 8 del mattino”, spiegano Giorgio Arnaldi e Massimo Terzolo coordinatori del Club Sie del Surrene. (ANSA).
   

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